Il Comitato per le libertà civili, giustizia e affari interni (Libe) del Parlamento europeo ha espresso a più riprese il suo interesse nel rafforzare la legislazione europea in materia di confische dei beni in mano al crimine organizzato, utilizzando le normative italiane in materia come modello. Questo interesse è anche alla base della proposta della Commissione europea per una direttiva sul congelamento e la confisca dei beni sequestrati alla criminalità organizzata. Considerando che le ultime leggi italiane a riguardo sono state adottate proprio durante l’ultimo governo Berlusconi, Alfano non sbaglia nell’affermare che le norme italiane abbiano fatto da apripista, almeno per quanto riguarda l’Unione Europea.  Tuttavia, è da notare che la Commissione europea ha constatato che nonostante l’Italia sia stata un modello, le procedure italiane per la confisca preventiva violano il diritto ad un processo giusto (vedi pagina 38) le norme stabilite dalla Costituzione europea dei Diritti Umani, e questo non è certamente un modello da imitare.  Alfano una verità l’ha detta, ma omettendone un’altra “C’era quasi”.