Il Premier Letta sottolinea l’importanza e la tempestività dell’accordo trovato in seno al Consiglio dei ministri per ridefinire l’organizzazione dei livelli di governo.
Il sito del governo informa che il Consiglio dei ministri del 5 luglio scorso ha dato via libera al disegno di legge costituzionale per l’abolizione delle Province che sarà sottoposto al parere della Conferenza unificata Stato-Regioni. Come spiegato nella relazione che accompagna il disegno di legge in oggetto, il ddl costituzionale arriva due giorni dopo la bocciatura della Corte Costituzionale del decreto Monti del dicembre 2011 per violazione dell’articolo 77 e dell’articolo 133 della Costituzione in quanto il decreto legge non è stato considerato lo strumento normativo adeguato per una riforma organica come quella delle Province.
Il testo è comprensivo di soli 3 articoli ed è così formato: al primo comma del primo articolo stabilisce, in maniera netta, l’abolizione delle Province, il secondo articolo, come dichiarato da Letta, sopprime il termine “Province” dagli articoli della Costituzione in cui è contenuto mentre il terzo mette un limite temporale al processo, prevedendo che le Province siano soppresse entro i sei mesi successivi all’approvazione della legge costituzionale. Infatti, per l’abolizione delle Province non basterà lo sfoltimento di alcuni articoli della Costituzione decisa dal Consiglio dei ministri ma, trattandosi di legge costituzionale, servirà il doppio passaggio in Camera e Senato.
Letta riporta correttamente quanto contenuto nel ddl costituzionale, meritandosi un “Vero”.