Bersani in questa dichiarazione si riferisce agli elettori dell’area di centrosinistra che voteranno per l’elezione del Presidente della Repubblica. Ricordiamo che, secondo l’art. 83 della Costituzione, il Presidente della Repubblica è eletto dal parlamento in seduta comune, vale a dire dai membri della Camera e del Senato. A questi si aggiungono tre delegati per ogni Regione (tranne la Val d’Aosta che ne ha uno solo).
Questo vuol dire che all’elezione partecipano 630 deputati, 315 senatori (a cui si aggiungono i quattro senatori a vita) e 58 delegati regionali (tre per le 19 Regioni più il delegato valdostano solitario). Totale: 1007. Sempre in Costituzione si legge che, per l’elezione, è necessaria la maggioranza dei due terzi nei primi due scrutini, ma dopo il terzo è sufficiente la maggioranza assoluta – 504 voti nella fattispecie. In questi giorni si cerca, dunque, di capire di quali numeri dispongano le varie forze politiche in campo e su quali nomi si possa trovare una convergenza per arrivare almeno a quota 504. Bersani sostiene che il centrosinistra possa contare su 490 di questi grandi elettori. Facciamo i conti.
I delegati regionali vengono eletti dai rispettivi Consigli regionali, ma la Costituzione richiede “che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze”. Tradotto: nella prassi, uno dei delegati è assegnato all’opposizione e due alla maggioranza. La scelta dei delegati è avvenuta in questi ultimi giorni. Come si può vedere dal sito delle Regioni, il centrosinistra può contare su 28 delegati delle Regioni. Sommati ai 345 deputati e 123 senatori, arriviamo ad un totale di 496 voti.
Abbiamo trovato, quindi, 6 elettori in più rispetto al conteggio di Bersani che, comunque, dovrebbe “sbagliarsi” di meno dell’ 1% dei votanti totali, facendo oltretutto una stima prudenziale per difetto. Gli possiamo quindi assegnare un “Vero”.
P.S.: il termine “grandi elettori” ha un significato un po’ ambiguo in quanto non rientra nella terminologia costituzionale, che parla di “membri del parlamento” e “delegati”. Noi lo abbiamo considerato come sinonimo dell’intero gruppo di votanti, come è prassi comune: difficile che Bersani si riferisse al solo numero dei delegati regionali, a cui talvolta è riferito questo termine.