Con i suoi sette colli e infiniti sanpietrini, Roma non ha certo la fama di essere una città a misura di ciclista. Ma sarà vero che i romani che usano la bici sono una percentuale talmente minuscola?



Sui numeri dei ciclisti romani vi è confusione. Tutto parte dal misterioso caso del “Rapporto 20-12”, redatto sui dati dell’agenzia per la mobilità capitolina. Ripresa dai principali mezzi di informazione, l’indagine è uscita a marzo 2013 a cura dei giovani tirocinanti presso il dipartimento delle politiche ambientali del Comune, annunciando un vero “boom” nel ciclismo romano. Secondo questo rapporto, gli spostamenti in bici nella capitale sarebbero passati dallo 0,4% del totale degli spostamenti nel 2010-2011 al 4% nel 2012, addirittura moltiplicandosi per dieci. I ciclisti romani sarebbero circa 150-170 mila.



Il giorno dopo dell’uscita di questo fantomatico e introvabile rapporto, l’agenzia per la mobilità smentisce categoricamente ogni coinvolgimento In merito a quanto pubblicato oggi circa un Rapporto 20-12 sulla ciclabilità a Roma si precisa che tale Rapporto non contiene ne’ dati ne’ elaborazioni riferibili a indagini di Agenzia per la mobilità. Ne’ Agenzia ha partecipato alla redazione di alcuna parte dello studio reso noto.”



Smentiti i numeri finiti su La Repubblica, dove possiamo scovare dei dati sugli spostamenti ciclistici nell’Urbe?



Troviamo un dato del genere nel rapporto stilato da Fiab, Legambiente e CittàinBici, che nel 2011 metteva allo 0,4% la proporzione di spostamenti che avveniva in bici a Roma (qui il dossier completo dove purtroppo la percentuale romana è arrotondata al ribasso).



Il prossimo dato che troviamo su questo indicatore risale ad una ricerca Legambiente, Rete Mobilità Nuova e bikeitalia.it presentato a marzo di quest’anno (qui il dossier completo). Secondo questa ricerca gli spostamenti in bici sarebbero passati all’1% nel 2013: un risultato che rende Roma la città meno bike-friendly tra quelle monitorate, fatta eccezione per Ragusa. Molto lontane le capolista Bolzano e Pesaro con il 28% degli spostamenti complessivi su bici.



A dire il vero nutriamo qualche dubbio sull’effettiva solidità e comparabilità di questi dati, dal momento che sarebbero addirittura 0 i romani che si spostano in moto nel 2010 (passati al 6% nel 2013) mentre gli spostamenti in auto sono passati dal 66% del totale al 50% in appena tre anni. Un altro dubbio nasce dal fatto che, per quanto riguarda i dati 2011, il totale del modal split sia superiore al 100%, e che il totale di mobilità sostenibile (36%) sia superiore alla somma dei vari mezzi sostenibili (bici, piedi, trasporto pubblico locale 34,4%). Ci sorge quindi qualche dubbio su come vengano compilati tali dati, di cui non vengono diffuse da parte dei Comuni le rilevazioni ufficiali (da una nostra ricerca non li troviamo sul sito dell’agenzia della mobilità romana). Detto ciò, questi sono i numeri che abbiamo a disposizione ed in entrambi i casi la fonte è l’agenzia di mobilità del Comune stesso.



Riassumiamo nel grafico in basso quanto contenuto nei dossier Legambiente per l’anno 2010 e 2013, e chiudiamo dando un “C’eri quasi” a Marino che non è troppo lontano dai numeri di partenza – decisamente bassi – della ciclabilità romana. La speranza è che oltre ad un aumento dei ciclisti vi sia anche un più trasparente e credibile accertamento delle modalità di trasporto che permetta ai decisori (ed ai poveri fact-checkers) di trarre le debite conclusioni con certezza.