La senatrice del Movimento 5 Stelle se la prende con l’ex collega di partito Luis Alberto Orellana, reo, a detta della Taverna, di aver salvato il governo alla votazione sulla nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza.



Un po’ di background



Il senatore Luis Alberto Orellana è stato eletto a Palazzo Madama con il Movimento 5 Stelle. Rientra però nel numeroso gruppo dei fuorusciti, dopo essere stato espulso a febbraio tramite sondaggio online insieme ad altri tre colleghi. Il senatore Orellana è ora passato al Gruppo Misto, recentemente ha preso parte al sottogruppo “Italia Lavori in Corso“.



Il fattaccio (se di fattaccio si tratta)



Nei scorsi giorni Camera e Senato sono state impegnate nell’approvazione di relazioni a sostegno della nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza del governo Renzi. Al Senato, dove il margine è notoriamente molto risicato, il voto è stato particolarmente teso. Come dice giustamente la senatrice Taverna, nella votazione, che si è tenuta lo scorso 14 ottobre, la soglia necessaria per ottenere la maggioranza dei voti era di 161 preferenze. La coincidenza ha voluto che il governo Renzi abbia ottenuto proprio 161 voti a favore, contro i 93 contrari.



Andando a vedere il dettaglio del voto, scopriamo come effettivamente Orellana abbia espresso il suo parere favorevole alla note di aggiornamento del Def. Ovviamente non sta a noi giudicare le motivazioni del voto, rileviamo soltanto che la partecipazione al Gruppo Misto e l’espulsione dal movimento di Beppe Grillo possano essere indizi sufficienti per giudicare legittimamente autonomo il voto di Orellana.



L’esecutivo ha superato la maggioranza solo per un voto, come sottolinea Paola Taverna, e quel voto è proprio di Orellana. “Vero”!