Ospite di Zona Bianca su Rete4 l’11 agosto, il segretario della Lega Matteo Salvini ha provato a difendere il sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) Claudio Durigon, finito al centro delle polemiche – e di numerose richieste di dimissioni – per aver chiesto di re-intitolare un parco a Latina ad Arnaldo Mussolini, fratello di Benito.

Salvini ha sostenuto (min. 25:42) che «semplicemente Durigon, da cittadino di Latina, invitava il sindaco più che a cambiare i nomi ai parchi a risolvere i problemi di qualità della vita dei suoi concittadini. Nessuna nostalgia del passato».

Abbiamo verificato che cosa ha detto di preciso Durigon e la difesa di Salvini non regge. Andiamo a vedere i dettagli.

Che cosa ha detto di preciso Durigon

Claudio Durigon ha parlato il 4 agosto scorso, durante un evento elettorale per le amministrative a Latina a cui era presente anche Matteo Salvini, e ha affermato (min. 11:11) «il nostro parco deve tornare a essere quel parco Mussolini che è sempre stato, ecco noi su questo ci siamo e vogliamo andare avanti». Parole dette peraltro subito prima di passare il microfono al segretario leghista.

Secondo Durigon, la decisione del 2017 del sindaco attualmente in carica Damiano Coletta (Italia in Comune, civici di area centrosinistra) di intitolare il parco ai giudici assassinati dalla mafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, eliminando il riferimento ad Arnaldo Mussolini, è un modo per «cancellare» la storia di Latina. La città infatti fu fondata durante il ventennio fascista con il nome di Littoria, in seguito alla bonifica dell’Agro Pontino, e fu popolata soprattutto da coloni veneti, friulani, emiliani e romagnoli.

Sembra evidente che sia del tutto falso sostenere, come fa Salvini, che Durigon volesse semplicemente invitare il sindaco a occuparsi dei «problemi di qualità della vita» degli abitanti di Latina. L’intento di tornare all’antico nome del parco, Arnaldo Mussolini, è chiarissimo dal video dell’evento del 4 agosto a cui, ribadiamo, Salvini era presente.

Il verdetto

L’11 agosto Matteo Salvini ha sostenuto che il sottosegretario al Mef della Lega, Claudio Durigon – finito al centro delle polemiche e delle richieste di dimissioni proprio per questa vicenda – avesse in realtà solo invitato il sindaco di Latina (un civico di centrosinistra) a «risolvere i problemi di qualità della vita dei suoi concittadini» e che non ci fosse «nessuna nostalgia del passato».

L’affermazione è del tutto falsa: nel video dell’evento del 4 agosto da cui sono nate le polemiche, si sente chiaramente Durigon affermare che «il nostro parco deve tornare a essere quel parco Mussolini che è sempre stato» e che su questo obiettivo «noi ci siamo e vogliamo andare avanti».

Per Salvini, oltretutto presente di persona all’evento, una “Panzana pazzesca”.