indietro

Gli investimenti di Roma sono «un quarto» di quelli di Milano e Napoli?

| 21 maggio 2021
La dichiarazione
«In questi anni gli investimenti realizzati a Roma sono – pro-capite, per abitante – un quarto di quelli realizzati a Milano, ma anche a Napoli»
Fonte: Tg2 Post – Rai 2 | 19 maggio 2021
Ansa
Ansa
Verdetto sintetico
C'eri quasi
Il 19 maggio l’ex ministro dell’Economia Roberto Gualtieri (Partito democratico) è stato ospite alla trasmissione Tg2 Post su Rai 2 per promuovere la sua candidatura a sindaco di Roma e discutere dei problemi della città. Commentando l’operato dell’attuale sindaca e sua avversaria, Virginia Raggi (Movimento 5 stelle), Gualtieri ha affermato (min. 11:00) che negli ultimi anni la Capitale ha fatto investimenti per ogni cittadino pari a «un quarto» di quelli realizzati a Milano e Napoli.

Non è la prima volta che Gualtieri confronta gli investimenti di Roma con quelli di altre metropoli italiane. Già a fine marzo, in un’intervista con Il Messaggero, aveva affermato che la «spesa per investimenti pro capite» della città «è mediamente meno della metà di quella di Milano». L’11 maggio, ospite a Otto e mezzo su La 7, aveva invece sostenuto (min. 12:30) che negli ultimi anni l’attuale amministrazione è stata lenta a presentare i progetti e di conseguenza ha realizzato «un quarto degli investimenti di Milano e di Napoli».

Abbiamo verificato e, al netto di un’imprecisione su Napoli, l’affermazione di Gualtieri è sostanzialmente corretta.

Quali dati bisogna guardare

I dati relativi alle spese e alle entrate di numerosi enti italiani – come comuni e province, ma anche università e strutture sanitarie – sono consultabili nel Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici (Siope), gestito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef).

Per quanto riguarda l’arco temporale da analizzare, nella sua affermazione Gualtieri parla soltanto di «questi anni», ma dal contesto generale della conversazione si capisce che l’ex ministro fa riferimento in particolare agli anni tra il 2017 e il 2020, quando Roma è stata governata dalla giunta di Virginia Raggi, eletta il 22 giugno 2016 e ora avversaria di Gualtieri alle prossime amministrative di ottobre.

Nello stesso periodo Milano era amministrata dal sindaco Giuseppe Sala (Pd) e Napoli da Luigi De Magistris, presidente del partito Democrazia e autonomia.

Sul sito del Siope è possibile confrontare i bilanci annuali (ma anche semestrali, trimestrali e mensili) dei vari comuni italiani, che si compongono di molte sezioni. Per assicurarci di utilizzare i dati corretti abbiamo contattato il Mef, che ci ha confermato di rielaborare i dati sugli investimenti effettuati dai comuni considerando la voce “investimenti fissi lordi e acquisto di terreni”.

Secondo il glossario del Siope questa include tutte le spese relative, tra le altre cose, «all’acquisto, costruzione, ristrutturazione e manutenzione straordinaria di fabbricati, residenziali e non residenziali, e di altri beni immobili», l’acquisto di «macchinari, attrezzature tecnico-scientifiche e mezzi di trasporto» e anche gli «interventi contenuti in programmi generali relativi a piani urbanistici attuativi, esecutivi» volti alla valorizzazione del territorio.

Questi investimenti fanno parte della macrocategoria “spese in conto capitale”, che racchiudono tutti i «costi che il comune affronta per l’acquisto di immobili o la realizzazione di infrastrutture e/o progetti a lungo termine».

Che cosa dicono i numeri

Abbiamo quindi rielaborato i dati relativi ai comuni di Milano, Roma e Napoli e li abbiamo poi comparati alla popolazione. Le tre città hanno un numero di abitanti molto diverso: nel 2020 erano 1,4 milioni a Milano, 2,8 milioni a Roma e circa 950 mila a Napoli.

Tra il 2017 e il 2020 il capoluogo lombardo ha investito 325 euro all’anno in media per residente. Il numero scende a 246 euro per Napoli, per poi raggiungere i 75 euro pro-capite a Roma (Grafico 1).