Questa analisi fa parte della Pagella Politica di Agi e contiene solo il verdetto, con modifiche. Qui puoi leggere l’articolo completo.

Giorgia Meloni ha dichiarato che «con la missione Sophia, per volontà dei Governi Pd, le navi militari di tutta Europa non contrastavano l’immigrazione illegale o le attività delle Ong, ma trasportavano direttamente loro i clandestini in Italia».

La leader di Fratelli d’Italia fa un’affermazione sostanzialmente scorretta.

È vero che le navi militari dell’operazione Sophia (a cui partecipavano 26 Stati Ue) portavano in Italia i migranti salvati in mare, ma questo dipendeva soprattutto dal diritto internazionale. Al massimo si può sostenere che l’Italia, tramite gli accordi che hanno portato alla nascita dell’operazione Sophia negoziati dai governi a guida Pd, si sia fatta carico anche di una quota di migranti che altrimenti sarebbe spettata a Malta. Ma considerate le dimensioni dell’isola, si tratta comunque di una quota molto ridotta.

Lo scopo principale della missione Sophia è – o meglio, “era” finché c’erano navi operative nel Mediterraneo – contrastare il traffico di esseri umani. Altri compiti erano poi l’addestramento della Guardia costiera libica, il contrasto al traffico illegale di petrolio, l’applicazione dell’embargo sulle armi da e per la Libia. Non lo era invece il salvataggio e il trasporto dei migranti. Come detto, quello è un obbligo di diritto internazionale.

Il numero di migranti portati in Italia da navi dell’operazione Sophia (meno di 50 mila in tutto) è circa il 10 per cento del totale. Questo totale si è ridotto drasticamente durante gli anni in cui è stata effettivamente attiva l’operazione: dai 180 mila del 2016 ai meno di 24 mila del 2018. Dunque la quantità di migranti che arrivavano in Italia dipendeva più dal numero di partenze dalla Libia – poi ridotto grazie agli accordi siglati da Minniti nell’estate del 2017 – che non dalla presenza delle navi dell’operazione Sophia.

Giorgia Meloni merita un “Pinocchio andante”.

Questa analisi fa parte della Pagella Politica di Agi e contiene solo il verdetto, con modifiche. Qui puoi leggere l’articolo completo.