In un’intervista con La Repubblica l’ex ministro dell’Interno Marco Minniti ha descritto la situazione dei ricollocamenti dei migranti dall’Italia verso gli altri Paesi membri dell’Unione Europea. Minniti ha detto che, mentre il programma di ricollocamento promosso dall’Unione Europea ha interessato parecchie migliaia di persone, alcuni Paesi dell’Est Europa – quelli riuniti nel “Gruppo di Visegrad” – non hanno partecipato.



Vediamo se davvero quei Paesi sono rimasti a zero nell’accoglienza dei migranti.



Quanti ricollocati?



Minniti parla di 13.000 ricollocamenti avvenuti fino ad oggi. Il periodo di riferimento comincia nel settembre del 2015, quando il Consiglio Ue ha adottato la proposta della Commissione Europea di un programma biennale di ricollocamento per i migranti dai Paesi più esposti alla crisi migratoria, ovvero Italia, Grecia e Ungheria, verso gli altri stati membri dell’Ue. L’Ungheria decise poi di non aderire al programma.



Dal 2015 ad oggi, secondo i numeri forniti dal Ministero dell’Interno e aggiornati all’11 giugno 2018, i migranti ricollocati dal nostro Paese verso gli altri stati membri Ue sono stati 12.719, poco meno dei 13 mila citati da Minniti.



Minniti ha aggiunto che, solo negli ultimi sedici mesi, ne sono stati ricollocati undicimila. È possibile verificarlo facendo la somma dei ricollocamenti su base mensile tramite i report dell’Iom (International Organisation for Migration) degli ultimi sedici mesi, quindi da gennaio 2017 a maggio 2018.



Nel 2017 i ricollocamenti sono stati 8.790, mentre, nel primo trimestre del 2018, 1.114. Quindi, nei quattordici mesi che vanno da gennaio 2017 a marzo 2018, sono stati ricollocati 9.904 migranti. Mancano i dati relativi ad aprile e maggio 2018, ma il numero di undicimila fornito da Minniti sembra realistico.



Bisogna notare che si tratta di numeri lontanissimi da quelli annunciati nel periodo di lancio del programma. Le due decisioni iniziali del Consiglio UE parlavano addirittura di 160 mila migranti da ricollocare, numero rivisto al ribasso fino a circa 100 mila dopo il ritiro dell’Ungheria. Ma siccome gli accordi con la Turchia hanno più o meno interrotto il flusso migratorio verso la Grecia, e la possibilità di accedere al ricollocamento dipende anche dalla nazionalità di provenienza – secondo un meccanismo che esclude di fatto la quasi totalità degli arrivi in Italia – il programma interessa in definitiva poco più di 30 mila persone (ce ne eravamo occupati in dettaglio qui).



Quanti nei paesi di Visegrad?



Il cruscotto statistico giornaliero del ministero dell’Interno indica anche i Paesi di destinazione dei ricollocamenti. Le destinazioni principali sono Germania (5.435 persone accolte dall’Italia), Svezia (1.408) e Paesi Bassi (1.020).



Il cosiddetto “Gruppo di Visegrad” è stato fondato nel 2004 ed è formato da Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia e Slovacchia. Tramite i dati del Viminale si può verificare che nessuno di questi Paesi figura tra le destinazioni dei ricollocamenti dei migranti dall’Italia, proprio come indicato dall’ex ministro dell’Interno Minniti.



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Questo dato è confermato anche dalla tabella di aggiornamento sull’avanzamento del programma pubblicata dalla Commissione Europea. Vista l’assenza di cooperazione dei Paesi di Visegrad, che pure sarebbero legalmente obbligati a fare la propria parte, la Commissione UE aveva avviato procedure di infrazione contro tre di loro – Repubblica Ceca, Ungheria e Polonia – già a giugno del 2017.



Rappresentanti dei quattro Paesi – qui ad esempio una nota del ministero dell’Interno polacco del dicembre scorso – hanno più volte ribadito la loro ferma opposizione al programma di ricollocamento. La questione della riforma delle procedure europee riguardo i migranti, e le modalità di partecipazione dei diversi Paesi, continua a essere al centro di un aspro dibattito in sede europea.




Il verdetto



Minniti, parlando di 13.000 ricollocamenti avvenuti fino ad oggi, ha sostanzialmente ragione: il Viminale ne conteggia infatti 12.719. Secondo l’ex ministro dell’Interno poi, 11.000 migranti sono stati ricollocati solo negli ultimi 16 mesi: secondo i dati disponibili dell’Iom, ne risultano quasi 10.000 ricollocati negli ultimi 14 mesi (9.904 per la precisione, e con aprile e maggio è probabile che ci si avvicini alla cifra citata da Minniti). Minniti ha inoltre sottolineato correttamente come i Paesi di Visegrad (Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia e Slovacchia) non abbiano accolto alcun migrante ricollocato dall’Italia. Nel complesso dunque per l’ex ministro un “Vero”.



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2018-06-13 13:35:31 UTC
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Pagella Politica rating logo Pagella Politica Verdetto:
Vero
«Abbiamo ricollocato 13.000 migranti fino ad oggi, 11 mila negli ultimi 16 mesi, e sa quanti ne ha presi il Gruppo di Visegrad? Zero.»
Marco Minniti
deputato Partito democratico
https://rep.repubblica.it/pwa/intervista/2018/06/07/news/migranti_minniti_intervista-198430076/
Intervista con La Repubblica
giovedì 7 giugno 2018
2018-06-07