Con un post sulla propria pagina Facebook, la leader di Fratelli d’Italia (e candidata a sindaco di Roma) Giorgia Meloni ha parlato delle pensioni italiane operando un confronto tra la cifra con cui “la maggior parte dei pensionati italiani deve riuscire a campare” e quanto viene speso per “mantenere un richiedente asilo”. Il paragone si basa però su una lettura scorretta delle cifre da poco rese note dall’Inps. Pagella Politica vi spiega il perchè-



Pensioni e pensionati



Il commento di Giorgia Meloni è arrivato un giorno dopo la pubblicazione dei nuovi dati dell’Osservatorio statistico sulle pensioni a cura dell’Inps, che si riferiscono alle pensioni vigenti al 1° gennaio 2016 e liquidate nel 2015. Il rapporto non si occupa delle pensioni del settore pubblico, ma soltanto di quello privato.



Nel documento si legge che, per quanto riguarda gli importi mensili, c’è in effetti “una forte concentrazione nelle classi basse”. Il 63,4% delle pensioni, scrive l’Inps, ha un importo inferiore a 750 euro. Ma lo stesso istituto previdenziale mette in guardia dal trarre conclusioni troppo negative: “molti pensionati sono titolari di più prestazioni pensionistiche o comunque di altri redditi”.



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La differenza fondamentale da fare, come scrive l’Inps, è tra il numero totale delle pensioni e quello dei pensionati. Il rapporto precisa il primo – le pensioni del settore privato al 1° gennaio 2016 erano 18.136.850 – ma non il secondo. Possiamo però trarne un’idea indicativa dall’ultimo rapporto su Trattamenti pensionistici e beneficiari pubblicato da Istat e Inps, pubblicato a dicembre 2015 e riferito al 2014. Quell’anno il totale delle pensioni pubbliche e private era di 23,2 milioni, ma i beneficiari erano poco meno di 16,3 milioni: un terzo circa dei pensionati percepivano due o più pensioni.



Possiamo ragionevolmente pensare che i numeri per il 2015 non saranno troppo differenti. Dunque, se è vero che il 63,4% delle pensioni è inferiore a 750 euro al mese, non è vero che quella sia la cifra con cui “la maggior parte dei pensionati italiani deve riuscire a campare”, perché diversi pensionati sono titolari di più pensioni.



In attesa del nuovo rapporto Istat-Inps su trattamenti e beneficiari non possiamo dire con certezza quanti pensionati, nel 2015, abbiano dovuto “campare” con meno di 750 euro al mese: possiamo però ricordare i dati del 2014, secondo cui il 40,3% dei pensionati riceveva pensioni per un totale di meno di 1.000 euro al mese. Non bisogna poi dimenticare che la pensione può non essere l’unica fonte di reddito per un pensionato, visto che potrebbe riscuotere affitti immobiliari o avere altri tipi di entrate.



I soldi ai richiedenti asilo



Giorgia Meloni confronta l’importo delle pensioni con i soldi spesi per mantenere i richiedenti asilo. La cifra dei 35 euro al giorno si riferisce ad una media di quanto le diverse cooperative sociali italiane, che partecipano ai bandi pubblici per gestire le strutture di accoglienza, stimano per il mantenimento giornaliero dei migranti, come spiega questo articolo su Redattore Sociale.



Una minima parte di questa cifra – tra gli 1,50 e i 2,50 euro, di più per i minori non accompagnati – viene effettivamente dato ai migranti, il cosiddetto pocket money per fronteggiare piccole spese (ricariche telefoniche e simili). Gran parte invece viene spesa per il vitto, l’alloggio e la gestione delle strutture, nonché per pagare gli stipendi delle persone che ci lavorano (operatori che, è ragionevole supporre, sono in maggioranza italiani).



Il verdetto



La leader di Fratelli d’Italia dà un’interpretazione errata dei numeri dell’Inps e li confronta con le spese per l’accoglienza dei migranti, un settore in cui gran parte delle risorse economiche sono comunque gestite e spese da italiani. In questo modo lascia passare il messaggio che i migranti ricevano più soldi di quanti non arrivino alla maggior parte dei pensionati italiani, una rappresentazione decisamente lontana dalla realtà. Tuttavia i numeri della seconda parte della sua affermazione restano giusti: “Nì” per Giorgia Meloni.