Luigi Di Maio, esponente di spicco del Movimento 5 Stelle, sottolinea l’importanza delle piccole e medie imprese per il settore produttivo italiano e il loro peso sul fronte occupazionale. Esaminiamo per ordine i vari dati, prendendo come punto di riferimento il rapporto sulle Pmi per il 2014 stilato dalla Commissione Europea (i dati sono relativi al 2013).
Definizioni
Prima di fiondarci sui dati forniamo qualche definizione per capire di cosa si parla. Secondo la definizione europea, le Pmi vengono identificate sulla base del loro numero di dipendenti e del loro fatturato o bilancio. Tra le Pmi sono considerate (i) microimprese quelle con meno di 10 dipendenti e un fatturato o totale di bilancio non superiore a 2 milioni di euro; (ii) piccole quelle con 10-50 dipendenti e un fatturato/totale di bilancio non superiore a 10 milioni di euro; e (iii) medie quelle con 50-250 dipendenti e un fatturato non superiore a 50 milioni di euro o un totale di bilancio non superiore a 43 milioni di euro. Passiamo ora ai dati citati da Di Maio.
Oltre il 95% delle attività produttive
E’ vero che le Pmi in Italia costituiscono oltre il 95% delle imprese. Di Maio poteva spingersi anche oltre: le Pmi, infatti, rappresentano quasi la totalità delle imprese italiane: sono il 99,9%, mentre le grandi imprese sono appena uno 0,1% del totale.
Solo il 5% ha più di 10 dipendenti
Anche questo è vero. Di quel 99,9% di Pmi, il 94,8% sono microimprese, vale a dire con meno di 10 dipendenti, mentre il 4,6% è costituito da piccole (tra 10 e 50 dipendenti) e lo 0,5% da medie (tra 50 e 250 dipendenti).
L’81% degli occupati lavora in una Pmi
Minuscolo errore in questo caso ma dato sostanzialmente corretto. Secondo i dati della Commissione Europea, nelle Pmi il 79,6% degli occupati lavorerebbe nel settore privato: un numero particolarmente elevato se confrontato con una media europea del 67%.
Il verdetto
Di Maio non sbaglia: in Italia la quasi totalità delle imprese rientra tra le cosiddette Pmi, ma di queste la stragrande maggioranza è costituita da microimprese, con meno di dieci dipendenti. Le Pmi, inoltre, rappresentano circa l’80% degli occupati nel settore privato. “Vero”.