Il 27 dicembre è iniziata in Italia, in parallelo con gli altri Paesi dell’Unione europea, la campagna vaccinale contro il coronavirus, con la somministrazione delle prime 9.750 dosi del vaccino prodotto da Pfizer-BioNTech.
Durante il lancio della campagna vaccinale in Italia, si sono subito diffuse alcune voci, in base alle quali il nostro Paese avrebbe ricevuto molte dosi in meno rispetto ad altri Stati membri. «Noi abbiamo solo 10 mila dosi, contro le 150 mila della Germania e le 350 mila della Spagna», si legge sulla prima pagina del quotidiano Libero del 27 dicembre. Lo stesso giorno, l’espressione “Spagna 350 mila” è finita in tendenza su Twitter, tra le più ricercate sul social network da chi si chiedeva se fosse vero che il Paese iberico avesse ricevuto oltre 35 volte le dosi arrivate in Italia.
Anche alcuni politici italiani si sono inseriti in questo dibattito. Il deputato della Lega Guglielmo Picchi ha per esempio elencato su Facebook alcuni degli ipotetici quantitativi di dosi riservati ai singoli Paesi (tra cui «Spagna 350 mila» e «Germania 150 mila»), confrontandoli con le 9.750 dosi destinate all’Italia. «Governo Conte ha fallito anche in questo?», si è chiesto il deputato leghista sui social.
Ma che cosa c’è di vero in questi numeri? Abbiamo verificato e queste cifre sono frutto di un fraintendimento: non è vero che l’Italia è l’ultima della lista per le dosi del vaccino Pfizer-BioNTech e che altri Paesi, come la Spagna, hanno ricevuto già centinaia di migliaia di dosi in più di noi. Vediamo nel dettaglio il perché.
Durante il lancio della campagna vaccinale in Italia, si sono subito diffuse alcune voci, in base alle quali il nostro Paese avrebbe ricevuto molte dosi in meno rispetto ad altri Stati membri. «Noi abbiamo solo 10 mila dosi, contro le 150 mila della Germania e le 350 mila della Spagna», si legge sulla prima pagina del quotidiano Libero del 27 dicembre. Lo stesso giorno, l’espressione “Spagna 350 mila” è finita in tendenza su Twitter, tra le più ricercate sul social network da chi si chiedeva se fosse vero che il Paese iberico avesse ricevuto oltre 35 volte le dosi arrivate in Italia.
Anche alcuni politici italiani si sono inseriti in questo dibattito. Il deputato della Lega Guglielmo Picchi ha per esempio elencato su Facebook alcuni degli ipotetici quantitativi di dosi riservati ai singoli Paesi (tra cui «Spagna 350 mila» e «Germania 150 mila»), confrontandoli con le 9.750 dosi destinate all’Italia. «Governo Conte ha fallito anche in questo?», si è chiesto il deputato leghista sui social.
Ma che cosa c’è di vero in questi numeri? Abbiamo verificato e queste cifre sono frutto di un fraintendimento: non è vero che l’Italia è l’ultima della lista per le dosi del vaccino Pfizer-BioNTech e che altri Paesi, come la Spagna, hanno ricevuto già centinaia di migliaia di dosi in più di noi. Vediamo nel dettaglio il perché.