Il 14 settembre hanno riaperto le scuole in gran parte delle regioni italiane, dopo la chiusura avvenuta da marzo in poi a causa dell’epidemia del nuovo coronavirus Sars-CoV-2. Per mesi si è dibattuto sull’opportunità di far ripartire l’anno scolastico, in presenza e negli istituti scolastici, a fronte di un potenziale rischio dell’aumento dei contagi.
Oggi, dopo 14 giorni dalla riapertura delle scuole, si possono fare le prime valutazioni.
Con l’avvio delle lezioni il Ministero dell’Istruzione ha inizialmente deciso di non condurre un monitoraggio dei contagi registrati all’interno delle scuole. Il 25 settembre ha poi emesso una nota in cui chiede agli istituti scolastici di inserire su un portale i dati sui casi di Covid-19, per avviare dal 28 settembre un monitoraggio aggiornato settimanalmente.
Nel frattempo, in collaborazione con Vittorio Nicoletta, dottorando in decision systems all’Université Laval del Québec (Canada), ho raccolto i primi numeri sui contagi nelle scuole, che abbiamo analizzato nel dettaglio per Pagella Politica.
Le fonti utilizzate sono le notizie riportate dalla stampa: i dati non si possono quindi considerare del tutto esaustivi, ma danno comunque il quadro ad oggi disponibile più completo sul tema.
Vediamo qual è la situazione.
Oggi, dopo 14 giorni dalla riapertura delle scuole, si possono fare le prime valutazioni.
Con l’avvio delle lezioni il Ministero dell’Istruzione ha inizialmente deciso di non condurre un monitoraggio dei contagi registrati all’interno delle scuole. Il 25 settembre ha poi emesso una nota in cui chiede agli istituti scolastici di inserire su un portale i dati sui casi di Covid-19, per avviare dal 28 settembre un monitoraggio aggiornato settimanalmente.
Nel frattempo, in collaborazione con Vittorio Nicoletta, dottorando in decision systems all’Université Laval del Québec (Canada), ho raccolto i primi numeri sui contagi nelle scuole, che abbiamo analizzato nel dettaglio per Pagella Politica.
Le fonti utilizzate sono le notizie riportate dalla stampa: i dati non si possono quindi considerare del tutto esaustivi, ma danno comunque il quadro ad oggi disponibile più completo sul tema.
Vediamo qual è la situazione.