Aggiornamento del 21 febbraio

Abbiamo ricevuto questa risposta dalla Redazione di Piazzapulita. Non ci sembra che siano state sollevate imprecisioni nella nostra analisi, fatta eccezione per l’errore sulla data della messa in onda della puntata di Piazzapulita, di cui ci scusiamo e che siamo lieti di correggere. Ringraziamo la redazione di Piazzapulita per la risposta.

******


Nella puntata di “Piazzapulita” andata in onda lunedì* scorso si è parlato di Libia e di Stato Islamico. Un argomento di sicuro impatto, vista la preoccupazione globale suscitata dalla barbarie del gruppo fondamentalista, e dall’effetto ancora più dirompente quando, verso metà trasmissione, il conduttore Corrado Formigli ha mandato in onda un video. Le immagini, dice, gli sono state fornite dall’agenzia AGC Communication, e arrivano “dalla Tunisia […] un Paese dove c’è un governo laico possiamo dire? Più distante da quello degli islamisti”. Notiamo qui una prima semplificazione, dal momento che l’attuale governo di unità nazionale include gli islamisti di Ennahda, ma non è su questo che vogliamo concentrarci. Il video in questione viene introdotto poco dopo l’ora di trasmissione (ca. 01:01:00).



“Una manifestazione ISIS in Tunisia”

Concluso il video, Formigli ne descrive il contesto: “Queste immagini sono state caricate adesso, qualche giorno fa, sono comunque molto recenti, sicuramente recenti e riguardano una manifestazione ISIS in Tunisia”. Nuovamente, dopo la pubblicità torna sul tema per dire che “Questa è una manifestazione di supporto allo Stato Islamico in Tunisia”.


Tre giorni, o tre anni?

In realtà le immagini sono tutt’altro che recenti. Come si può vedere qui, lo stesso esatto video è stato caricato su Youtube nel marzo del 2012, ben tre anni fa, e difficilmente può essere utilizzato a testimonianza della situazione odierna della Tunisia.



Abbiamo chiesto a Stefano Torelli, Research Fellow dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale ed esperto di Tunisia, di spiegarci un po’ il contesto politico del Paese.


“Da un lato la situazione politica è sicuramente difficile e vede la radicalizzazione di centinaia di giovani. Si stima infatti che il Paese sia quello da cui sono partiti il maggior numero di foreign fighters” [ndr si vedano i numeri dell’International Center for the Study of Radicalization and Political violence]. Dall’altro non siamo certo arrivati al punto di avere ‘manifestazioni dell’ISIS’ a Tunisi. La Tunisia rimane ad oggi l’unico Paese a continuare un processo di transizione politica lineare, rispetto a tutti gli altri interessati dalla cosiddetta Primavera araba. E’ quindi sbagliato e fuorviante parlare di manifestazioni ISIS a Tunisi”.


50 sfumature di Islamismo

Posto che il video non risale a tre giorni bensì a tre anni fa, che cosa ci sta mostrando? La traduzione nei sottotitoli è corretta, ma il video ritrae una manifestazione di gruppi salafiti tunisini, tra cui la Lega per la protezione della rivoluzione (formazione peraltro sciolta e resa illegale dalle autorità da quasi un anno). I manifestanti protestavano contro un’altra manifestazione tenutasi qualche giorno prima, nel corso della quale era stata bruciata una copia del Corano, e a favore dell’introduzione della shari‘a (la legge di ispirazione coranica) quale fonte giuridica della Costituzione. Secondo Torelli è inoltre il caso di sottolineare che “non tutti i gruppi salafiti sono jihadisti, in quanto vi sono almeno tre correnti di salafismo, di cui solo quella jihadista, appunto, teorizza l’uso della violenza”. Insomma, “non saranno stati certo degli scout, ma non c’entrano niente con l’ISIS di oggi” conclude.



Un appello alla redazione di Piazzapulita


Come abbiamo già visto in passato, la barbarie dell’ISIS/ISIL è tale che qualsiasi notizia potenzialmente legata a loro diviene rapidamente virale. Ci rendiamo conto delle difficoltà di fare informazione in tempi rapidi e su Paesi complicati, ma ci sembra strano che redazioni serie e corpose come quella di Piazzapulita si siano lasciate sfuggire un simile errore.

Ovviamente invitiamo le redazioni di Piazzapulita e AGC Communication a verificare a loro volta le nostre fonti e a correggerci se stessimo sbagliando.


Si ringrazia Stefano Torelli dell’ISPI per averci segnalato la notizia ed aiutato con la stesura dell’articolo.


________


* Nella prima versione di questo articolo abbiamo erroneamente indicato che Piazzapulita va in onda di martedì. Ci scusiamo.