Salvini era davvero al Quirinale con due condannati?

Ansa
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Il 22 agosto, Fabrizio Delprete – in passato collaboratore parlamentare dei deputati di Sinistra ecologia e libertà Donatella Duranti e Michele Piras – ha pubblicato un post su Facebook che in poche ore ha già raggiunto quasi le 50 mila condivisioni.

Secondo Delprete, concluse le consultazioni con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il 22 agosto il leader della Lega Matteo Salvini si sarebbe presentato di fronte ai giornalisti con a fianco «Riccardo Molinari, condannato a 11 mesi per uso indebito di fondi pubblici; e Massimiliano Romeo, condannato a 1 anno e 8 mesi per peculato».
Nel post è contenuta una foto dove i volti di Molinari e Romeo sono cerchiati di giallo.

Ma è davvero così? Il ministro dell’Interno è andato da Mattarella con due «condannati»? Abbiamo verificato ed è vero, ma bisogna chiarire alcune cose.

Con chi è andato Salvini al Quirinale

Alle ore 16 del 22 agosto, il leader della Lega si è recato alla presidenza della Repubblica per le cosiddette “consultazioni”, i tradizionali incontri che il capo dello Stato fa in seguito alle dimissioni del presidente del Consiglio per capire se ci sono le condizioni per trovare una nuova maggioranza in Parlamento.

Al termine dell’incontro, Salvini ha rilasciato alla stampa alcune dichiarazioni, accompagnato dai due capigruppo della Lega Massimiliano Romeo (Senato) e Riccardo Molinari (Camera).

I due, come dimostra anche una foto pubblicata da Molinari sulla sua pagina Facebook, erano presenti anche nell’incontro privato con Mattarella.

Chi è Massimiliano Romeo

Come spiega il sito ufficiale del Senato, Massimiliano Romeo è nato il 22 gennaio 1971 a Monza (Lombardia) e di professione fa il consulente automobilistico.

Nelle elezioni del 4 marzo 2018, è stato eletto tra le file della Lega e dal 20 giugno 2018 è presidente del gruppo parlamentare al Senato “Lega-Salvini Premier-Partito Sardo d’Azione” (abbreviato “L-SP-PSd’Az” nei documenti del Senato).

Romeo è anche membro della Commissione del Senato su istruzione pubblica e beni culturali. Nella sua dichiarazione dei redditi del 2017, il senatore della Lega ha dichiarato un reddito complessivo di 104.743 euro.

Come racconta Romeo sulla sua pagina Facebook, il capogruppo è iscritto alla Lega dal 1992, e la sua esperienza amministrativa è iniziata «prima come consigliere di circoscrizione nel Comune di Monza dal 1999 al 2001, poi come consigliere comunale dal 2002 al 2007 e, successivamente, dal 2007 al 2010, come assessore alla Sicurezza e trasporti». Dal 2010 al 2018, Romeo è stato consigliere e capogruppo in Regione Lombardia.

Romeo è un condannato?

Secondo le fonti stampa più recenti, a gennaio 2019 il Tribunale di Milano ha condannato in primo grado 52 persone per l’inchiesta nota con il nome di “Rimborsopoli”.

In sostanza, decine di ex assessori ed ex consiglieri della Regione Lombardia erano accusati di peculato, ossia di aver utilizzato soldi pubblici per pagare spese private tra il 2008 e il 2011.

Tra i condannati c’è anche Romeo – che all’epoca, come abbiamo visto, faceva parte del Consiglio regionale – che ha ricevuto una condanna di un anno e otto mesi, sei mesi in meno di quanto richiesto nel 2017 dalla pubblica accusa.

Come spiega Il Sole 24 Ore in un articolo del 18 gennaio 2019, «a Romeo – la cui condanna considera le attenuanti generiche dovute al fatto che ha già risarcito la Regione Lombardia – la Procura contestava presunte spese indebite spalmate nell’arco di 4 anni per quasi 30mila euro, denaro speso in molti casi per pranzi e cene». Per Romeo, il Tribunale ha poi deciso di sospendere la pena e la non menzione nel casellario giudiziario.

Chi è Riccardo Molinari

Come spiega il sito ufficiale della Camera dei deputati, Riccardo Molinari è nato il 29 luglio 1983 ad Alessandria (Piemonte) e, laureato in giurisprudenza, fa il libero professionista.

Nelle elezioni del 4 marzo 2018, è stato eletto con la Lega e dal 14 giugno 2018 è presidente del gruppo parlamentare “Lega-Salvini Premier”. Molinari fa parte della quarta Commissione sulle politiche dell’Unione europea, e sul sito della Camera non è disponibile la sua dichiarazione patrimoniale.

Il suo sito personale aggiunge che Molinari è attualmente anche segretario della Lega Piemonte ed è stato assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Alessandria.

Una volta eletto deputato – come ha spiegato a Pagella Politica l’Ufficio stampa della Camera –Molinari ha dovuto lasciare la carica per vedere convalidata la sua elezione alla Camera il 27 luglio 2019.

«Nel 2010 è stato eletto con 5.014 preferenze Consigliere Regionale del Piemonte ricoprendo prima l’incarico di Vicepresidente del Consiglio Regionale e poi di Assessore Regionale con deleghe agli Enti Locali, Sicurezza, Polizia Locale e Università», si legge su www.riccardomolinari.com.

Molinari è un condannato?

Anche in questo caso la risposta è sì, e le vicende sono simili a quelle di Romeo.

Secondo fonti stampa più recenti, la Corte di Appello di Torino ha condannato tutti gli indagati per il caso “Rimborsopoli” della Regione Piemonte. In primo grado, gli assolti erano stati 15 su 25, tra cui lo stesso Molinari, che in appello si è visto comminare una condanna di 11 mesi.

Secondo le motivazioni della Corte pubblicate a gennaio 2019, la condanna l’attuale capogruppo della Lega alla Camera è per un peculato di 1.241 euro.

«La procura di Torino contestava a Molinari rimborsi illeciti per circa novemila euro. In primo grado l’esponente politico era stato assolto», si legge in un articolo di La Repubblica del 22 gennaio 2019. «Secondo i giudici d’appello molte delle spese messe a rimborso, considerate lecite dal tribunale (pasti, carburante e permanenza a Torino) erano già coperte. L’allora consigliere regionale “percepiva mediamente tra gli oltre quattromila ed i settemila euro al mese tra gettoni di presenza e rimborsi spese forfettari o per missioni, emolumenti che già largamente coprivano tutte le spese inerenti all’esercizio della sua funzione”».

Infine, prosegue il quotidiano, «la Corte inoltre “esclude la possibilità che i rimborsi siano riconducibili ad errori materiali” per quanto riguarda spese di ristorazione avvenute “in località di interesse turistico e nei weekend in assenza di specifici e comprovati concomitanti eventi di interesse per il gruppo”».

Come spiegava però un articolo di Rai News del 24 luglio 2018, la sanzione a carico di Molinari è stata sospesa per un anno. In un’intervista a La Stampa del giorno dopo, Molinari aveva rigettato ogni accusa, annunciando il ricorso in Cassazione e che non si sarebbe dimesso dalla sua carica di deputato.

In conclusione

Il 22 agosto, il leader della Lega Salvini si è presentato alle consultazioni con il presidente della Repubblica, accompagnato dai capigruppo Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari.

Un post condiviso oltre 45 mila volte su Facebook dice che quest’ultimi due sono entrambi due condannati. È vero, ed entrambi per peculato.

Da un lato, però, Romeo è stato condannato a un anno e otto mesi in primo grado a gennaio 2019, ma la sua pena è stata sospesa e il suo nome non comparirà nel casellario giudiziario.

Dall’altro, Molinari è stato condannato a 11 mesi in Appello a luglio 2018 (dopo essere stato assolto in primo grado) ma la sua pena è stata sospesa per un anno, quando manca ancora il terzo grado di giudizio.

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