Il fact-checking in breve:
• Secondo Draghi, il calo delle vaccinazioni dovuto alla sospensione di AstraZeneca è stato «compensato» dall’utilizzo di altri vaccini. Non è vero: c’è stata una riduzione di oltre il 25 per cento.
• Il presidente del Consiglio esagera quando dice che l’Italia è seconda nell’Ue per vaccinazioni: se si guardano i dati in rapporto alla popolazione, il nostro Paese è parecchio lontano dalle prime posizioni.
• Draghi fa confusione quando dice che il Regno Unito è avanti con i vaccini perché ha posticipato la seconda dose del vaccino AstraZeneca. In realtà il ritardo ha riguardato la somministrazione della seconda dose del vaccino Pfizer.
• Secondo l’ex presidente della Bce, alcune regioni hanno percentuali del 25 per cento nei vaccini, altre del 5 per cento. Non è però per nulla chiaro a che cosa facciano riferimento queste percentuali. Se si guardano i dati sulla popolazione generale vaccinata o su quella anziana, i conti non tornano.
• Infine Draghi sembra aver fatto un po’ di confusione nel ricostruire quanto avvenuto con la sospensione del vaccino AstraZeneca e le indicazioni provenienti dall’Ema.
Il 19 marzo il presidente del Consiglio Mario Draghi ha tenuto una conferenza stampa per presentare il nuovo decreto “Sostegni”, approvato dal Consiglio dei ministri. Per la prima volta da quando è a Palazzo Chigi, Draghi ha anche risposto alle domande dei giornalisti su diversi temi, tra cui quello dei vaccini contro la Covid-19.
Abbiamo verificato alcune dichiarazioni dell’ex presidente della Banca centrale europea (Bce), che ha commesso una serie di errori. Vediamoli uno per uno.
• Il presidente del Consiglio esagera quando dice che l’Italia è seconda nell’Ue per vaccinazioni: se si guardano i dati in rapporto alla popolazione, il nostro Paese è parecchio lontano dalle prime posizioni.
• Draghi fa confusione quando dice che il Regno Unito è avanti con i vaccini perché ha posticipato la seconda dose del vaccino AstraZeneca. In realtà il ritardo ha riguardato la somministrazione della seconda dose del vaccino Pfizer.
• Secondo l’ex presidente della Bce, alcune regioni hanno percentuali del 25 per cento nei vaccini, altre del 5 per cento. Non è però per nulla chiaro a che cosa facciano riferimento queste percentuali. Se si guardano i dati sulla popolazione generale vaccinata o su quella anziana, i conti non tornano.
• Infine Draghi sembra aver fatto un po’ di confusione nel ricostruire quanto avvenuto con la sospensione del vaccino AstraZeneca e le indicazioni provenienti dall’Ema.
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Il 19 marzo il presidente del Consiglio Mario Draghi ha tenuto una conferenza stampa per presentare il nuovo decreto “Sostegni”, approvato dal Consiglio dei ministri. Per la prima volta da quando è a Palazzo Chigi, Draghi ha anche risposto alle domande dei giornalisti su diversi temi, tra cui quello dei vaccini contro la Covid-19.
Abbiamo verificato alcune dichiarazioni dell’ex presidente della Banca centrale europea (Bce), che ha commesso una serie di errori. Vediamoli uno per uno.