Oggi Greta Thunberg è il simbolo internazionale della lotta contro i cambiamenti climatici. La celebrità raggiunta ha contribuito a renderla vittima di diverse bufale, alcune diffuse anche in Italia.

Con l’aiuto dei colleghi fact-checker che lavorano in altri Paesi, le abbiamo raccolte in questo articolo.

Qualche anticipazione: Greta non è una rettiliana, non è la nipote di George Soros, non ha mai tenuto in mano nessun cartello con sopra scritto “No Tav”, la sua traversata atlantica non è stata supervisionata da aerei militari e non ha pranzato davanti a dei bambini poveri.

I rapporti con George Soros

In Italia è circolata, soprattutto su Twitter, una foto che mostra Thunberg insieme a George Soros, imprenditore ungherese protagonista di teorie del complotto e bufale, come quella sulle carte di credito “regalate” ai migranti.

L’immagine in questione è però falsa: la foto originale è stata pubblicata sul profilo Twitter ufficiale di Thunberg il 30 dicembre 2018. Insieme alla giovane svedese non c’è però Soros, ma Al Gore, ex vicepresidente degli Stati Uniti d’America, anche lui attivista contro il riscaldamento globale.

La foto falsa con Thunberg e Soros non è circolata solo in Italia, ma anche in Francia, in Turchia e negli Stati Uniti.

Non solo. Come ha verificato lo scorso 25 settembre Agência Lupa (progetto di fact-checking attivo in Brasile) su Facebook è circolata un’altra notizia falsa, secondo cui Thunberg sarebbe la nipote di Soros.

I genitori della giovane attivista sono la cantante lirica Malena Ernman e lo sceneggiatore e produttore Svante Thunberg, che non hanno alcun legame di parentela con il miliardario statunitense.

Thunberg e i cartelli falsi

Negli scorsi mesi, sono circolate diverse immagini che ritraggono Thunberg con in mano dei cartelli falsi.

In Italia, per esempio, la scorsa primavera è stata pubblicata su Facebook un’immagine che mostrava l’attivista con in mano un cartello con su scritto “NO Tav”.

La foto è stata però modificata. Come ha verificato Bufale.net, nell’immagine originale (scattata dalla fotografa Hanna Frazen) il cartello riportava lo slogan “Skolstrejk för klimatet” che, tradotto in italiano, significa “Sciopero scolastico per il clima”. La foto originale è.

Un altro cartello falso è circolato sui social ad agosto 2019, in Germania. Nell’immagine in questione Thunberg sembrava tenere in mano un cartello con sopra scritto “Ich verdiene mich an Eurer Blödheit dumm & dämlich” che, tradotto in italiano, significa “Merito la tua stupidità stupida e stupida”.

Non è un caso unico: la funzione di ricerca inversa della stessa immagine su Google mostra che la scritta su questo cartello è stata modificata diverse volte (ad esempio qui e qui).

In realtà, nella sua versione originale, l’immagine dice tutt’altro: la foto, pubblicata il 14 maggio 2019 sul profilo Twitter ufficiale di Thunberg, riportava la scritta “Let Russia Strike For Climate #FridaysForFuture”.

La traversata atlantica e gli aerei militari

Lo scorso agosto è stata diffusa una notizia in cui si diceva che la traversata atlantica di Thunberg in barca a vela per raggiungere il vertice sul clima tenutosi a New York a metà settembre era stata supervisionata da più di una dozzina di aerei militari di sorveglianza.

Questa notizia è però priva di fondamento.

Correctiv (un progetto di fact-checking tedesco) ha contattato un portavoce della Nato che ha dichiarato che «nessuna forza sotto il comando della Nato» ha monitorato la traversata.

La stessa informazione è stata anche confermata dal Ministero della Difesa tedesco che negli stessi giorni era impegnato a controllare le acque territoriali atlantiche.

Il pranzo in treno e i bambini poveri

A settembre 2019, in Brasile è circolata su Facebook un’immagine che mostrerebbe Thunberg in treno mentre pranza, osservata dal finestrino da alcuni bambini che appaiono seminudi e dall’espressione corrucciata.

La foto però è stata modificata. Il 22 gennaio 2019, Greta ha condiviso sul proprio profilo Instagram un’immagine (la stessa circolata in Brasile) che la raffigura in treno mentre pranza. Non c’è però alcun bambino fuori dal finestrino.

L’immagine che ritrae i bambini è invece stata scattata nel 2007 nella Repubblica Centraficana dalla fotografa Stephanie Hancock. I soggetti della foto vivevano in un campo profughi, attaccato nel 2006 da alcune truppe ribelli.

La collaborazione con la ONE Campaign

Nelle ultime settimane sono circolate sui social network di diversi Paesi – tra cui anche l’Italia – notizie e immagini che mostrano Greta con Luisa Neubauer, una delle ambasciatrici della ONE Campaign. Si tratta di un’associazione indipendente che ha come obiettivo quello di porre fine alla povertà estrema e alle malattie prevenibili entro il 2030.

I post Facebook che hanno condiviso l’immagine alludono a dei legami diretti tra Greta e dei potenti finanziatori (tra i quali, ancora una volta, compare George Soros). Si parla, nel dettaglio, di un ente: la ONE Foundation.

Non è una novità: notizie simili erano già state diffuse ad aprile 2019 e se ne era occupato, tra gli altri, il collega David Puente.

Come stanno davvero le cose?

Le foto che ritraggono Greta con Luisa Neubauer sono reali ma la ONE Foundation non c’entra nulla. La Neubauer collabora infatti con la ONE Campaign.

È poi vero che ci sono dei legami – seppur indiretti – con George Soros: tra i finanziatori della ONE Campaign – pubblicamente consultabili – c’è anche la Open Society Foundations di Soros. Nulla di più.

I presunti “amici cattivi” di Greta

A settembre 2019, in occasione del vertice sul clima tenutosi a New York, sono circolate alcune immagini che, secondo alcune persone su Facebook, ritraevano Thunberg con un membro dell’Isis e con un membro «l’organizzazione terroristica Antifa».

Come ha verificato da Snopes, sito di fact-checking e debunking statunitense, sono entrambe due bufale.

Nella prima immagine, che mostrerebbe la giovane attivista con un membro dell’Isis, in realtà c’è una ragazza diversa, che non è Thunberg.

Nel caso della foto che immortalerebbe la giovane attivista in compagnia di un membro di un’organizzazione terroristica, bisogna fare chiarezza. La foto è in parte reale ma è stata decontestualizzata.

L’immagine originale è stata pubblicata il 25 luglio 2019 sul profilo Twitter ufficiale di Thunberg per promuovere un nuovo brano del gruppo musicale The 1975. La foto mostrava Thunberg indossare una maglietta con la scritta “Antifascist all stars”.

Indossare questa maglietta o considerarsi antifascisti non implica per forza l’appartenenza al gruppo degli Antifa, noti negli Stati Uniti per essere degli attivisti di sinistra militanti e spesso violenti ma che sembra eccessivo considerare terroristi.

Era stata Thunberg stessa a intervenire sul tema, sottolineando il 26 luglio 2019 come non supportasse alcuna forma di violenza e che per evitare qualsiasi fraintendimento avrebbe cancellato la foto dai propri account.

Greta la (non) rettiliana

Infine, non mancano contenuti sui social che associano Thunberg alla teoria del complotto del rettilianesimo.

Un post circolato su Facebook in Italia a marzo scorso sosteneva che l’attivista fosse una rettiliana o «una clone teleguidata».

A dimostrazione di questa tesi, erano stati pubblicati alcuni fotogrammi che mostravano il volto della giovane attivista e, in particolare, la forma dei suoi occhi.

La notizia è priva di ogni fondamento, almeno per chi non crede nei rettiliani o nell’esistenza di cloni teleguidati.