Nonostante le rassicurazioni del ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, la legge di Bilancio per il 2025 non rinnoverà la riduzione del canone RAI introdotta temporaneamente dal governo per il 2024. Il 18 ottobre, durante una conferenza stampa, Giorgetti aveva risposto così alla domanda se fosse confermato per il prossimo il taglio del canone: «Per quanto riguarda il canone, è confermata la cosa che abbiamo fatto l’anno scorso».
La legge di Bilancio per il 2024 aveva ridotto, solo per il 2024, da 90 a 70 euro il costo del canone di abbonamento alla televisione per uso privato. Nel disegno di legge di Bilancio per il 2025, approvato dal governo e trasmesso al Parlamento il 23 ottobre, non c’è però nessuna nuova misura che rinnova questo taglio del canone. Nella mattina di giovedì 24 ottobre il testo ufficiale della manovra finanziaria, che è stato firmato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, deve ancora essere pubblicato sul sito della Camera, ma è stato comunque diffuso dal governo a varie fonti stampa, che lo hanno pubblicato. Anche il Documento programmatico di bilancio 2025, pubblicato dal governo il 15 ottobre, non menziona mai la riduzione del canone tra le misure principali della prossima legge di Bilancio.
Come spiega il sito dell’Agenzia delle Entrate, il versamento del canone RAI «è dovuto da chiunque abbia un apparecchio televisivo e si paga una sola volta all’anno e una sola volta a famiglia, a condizione che i familiari abbiano la residenza nella stessa abitazione». La legge di Bilancio per il 2017 ha stabilito che, chi ha un contratto per la fornitura di energia elettrica in casa, si presume abbia anche una televisione. Per questo motivo, tutti i titolari di utenza elettrica per uso domestico residenziale devono pagare il canone RAI con un addebito nella fattura della fornitura di energia. In questo modo, il pagamento del canone RAI – il cui valore è sceso da 113 euro a 90 euro – è passato da un versamento spontaneo all’addebito rateizzato nella bolletta dell’energia elettrica.
La legge di Bilancio per il 2024 aveva ridotto, solo per il 2024, da 90 a 70 euro il costo del canone di abbonamento alla televisione per uso privato. Nel disegno di legge di Bilancio per il 2025, approvato dal governo e trasmesso al Parlamento il 23 ottobre, non c’è però nessuna nuova misura che rinnova questo taglio del canone. Nella mattina di giovedì 24 ottobre il testo ufficiale della manovra finanziaria, che è stato firmato dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, deve ancora essere pubblicato sul sito della Camera, ma è stato comunque diffuso dal governo a varie fonti stampa, che lo hanno pubblicato. Anche il Documento programmatico di bilancio 2025, pubblicato dal governo il 15 ottobre, non menziona mai la riduzione del canone tra le misure principali della prossima legge di Bilancio.
Come spiega il sito dell’Agenzia delle Entrate, il versamento del canone RAI «è dovuto da chiunque abbia un apparecchio televisivo e si paga una sola volta all’anno e una sola volta a famiglia, a condizione che i familiari abbiano la residenza nella stessa abitazione». La legge di Bilancio per il 2017 ha stabilito che, chi ha un contratto per la fornitura di energia elettrica in casa, si presume abbia anche una televisione. Per questo motivo, tutti i titolari di utenza elettrica per uso domestico residenziale devono pagare il canone RAI con un addebito nella fattura della fornitura di energia. In questo modo, il pagamento del canone RAI – il cui valore è sceso da 113 euro a 90 euro – è passato da un versamento spontaneo all’addebito rateizzato nella bolletta dell’energia elettrica.