Il 25 giugno, in un’intervista con la Repubblica, l’ex ministro della Salute Roberto Speranza ha criticato le politiche sulla sanità del governo Meloni. Secondo Speranza, dopo che con lui al governo la spesa in sanità aveva superato il 7 per cento in rapporto al Pil, «la legge di bilancio del governo Meloni ci fa intanto andare sotto già adesso, cioè al 6,7 per cento. E in prospettiva, come recita il Documento di economia e finanza, si arriverà al 6,2-6,3 per cento già nel 2024». «Sotto il 7 per cento si mette a rischio l’universalità del servizio sanitario nazionale e del diritto alla salute. Non c’è tanto da girarci attorno», ha aggiunto l’ex ministro.
I numeri citati sono corretti, ma Speranza – che in questa legislatura è deputato e dal 10 giugno è tornato ufficialmente nel Partito Democratico – ha la memoria corta. Anche lui, da ministro della Salute, aveva previsto che la spesa in sanità tornasse sotto al 7 per cento del Pil.
Il Documento di economia e finanza (Def) a cui fa riferimento Speranza è stato approvato dal governo Meloni lo scorso 11 aprile. Questo documento – il primo approvato dal governo guidato dalla coalizione di centrodestra – è importante perché spiega quali sono le future politiche economiche e finanziarie del governo Meloni. Una sezione del Def è dedicata alle previsioni sull’andamento della spesa sanitaria sulla base delle «legislazione vigente», ossia sulla base delle leggi in vigore nel momento della realizzazione del documento. Qui si legge che la spesa sanitaria, dopo aver raggiunto un valore pari al 7,4 per cento del Pil nel 2020 e al 7,1 per cento nel 2021, scenderà al 6,7 per cento nel 2023, al 6,3 per cento nel 2024, e al 6,2 per cento nel 2025 e nel 2026.
I numeri citati sono corretti, ma Speranza – che in questa legislatura è deputato e dal 10 giugno è tornato ufficialmente nel Partito Democratico – ha la memoria corta. Anche lui, da ministro della Salute, aveva previsto che la spesa in sanità tornasse sotto al 7 per cento del Pil.
Il Documento di economia e finanza (Def) a cui fa riferimento Speranza è stato approvato dal governo Meloni lo scorso 11 aprile. Questo documento – il primo approvato dal governo guidato dalla coalizione di centrodestra – è importante perché spiega quali sono le future politiche economiche e finanziarie del governo Meloni. Una sezione del Def è dedicata alle previsioni sull’andamento della spesa sanitaria sulla base delle «legislazione vigente», ossia sulla base delle leggi in vigore nel momento della realizzazione del documento. Qui si legge che la spesa sanitaria, dopo aver raggiunto un valore pari al 7,4 per cento del Pil nel 2020 e al 7,1 per cento nel 2021, scenderà al 6,7 per cento nel 2023, al 6,3 per cento nel 2024, e al 6,2 per cento nel 2025 e nel 2026.