«Orrore a Roma: gambiano decapita un cane e lo lancia contro la polizia». «Gatti uccisi a colpi di balestra, a Roma è caccia al cecchino». «Prende a calci un cagnolino, poi a pugni il suo padrone anziano: arrestato ragazzo di 26 anni originario del Gambia». «Rubano un camper con un cucciolo dentro, poi lo lasciano sotto il sole: Tais si salva grazie ai suoi guaiti». Queste frasi sono il contenuto di quattro diversi post pubblicati dal leader della Lega Matteo Salvini sulle sue pagine social ufficiali tra il 28 e il 31 luglio. Pochi giorni prima, il 16 luglio, il vicepresidente del Consiglio aveva postato un’altra notizia simile: «Caracas legato con un nastro ai binari: il gatto rosso di quartiere travolto e ucciso dal treno». E ancora il 10 luglio: «Torturano un agnellino fino a farlo morire. La crudeltà dei ragazzini».
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