Il 25 giugno il Partito democratico ha pubblicato “Ripartiamo, Italia”, un documento con una serie di proposte che hanno l’obiettivo di dare «un indirizzo chiaro per la politica industriale nel “dopo Covid”».
Nel piano di intervento avanzato dal Pd si legge, tra le altre cose, che «con oltre 4.400 miliardi di risparmio finanziario e una propensione al risparmio di quasi il 10 per cento siamo infatti ancora un Paese di grandi risparmiatori». Secondo il Pd, una parte di queste risorse andrebbe mobilitata per rilanciare gli investimenti produttivi italiani.
Al di là della bontà o meno della proposta, le due statistiche citate corrispondono al vero oppure no? L’Italia è davvero «ancora un Paese di grandi risparmiatori»? Abbiamo verificato e le cose non sono così positive come sembrano.
Nel piano di intervento avanzato dal Pd si legge, tra le altre cose, che «con oltre 4.400 miliardi di risparmio finanziario e una propensione al risparmio di quasi il 10 per cento siamo infatti ancora un Paese di grandi risparmiatori». Secondo il Pd, una parte di queste risorse andrebbe mobilitata per rilanciare gli investimenti produttivi italiani.
Al di là della bontà o meno della proposta, le due statistiche citate corrispondono al vero oppure no? L’Italia è davvero «ancora un Paese di grandi risparmiatori»? Abbiamo verificato e le cose non sono così positive come sembrano.