Non è vero che è partita ufficialmente la commissione d’inchiesta sulla pandemia

Lo ha scritto Fratelli d’Italia sui social network, ma il Parlamento non ha ancora dato l’approvazione definitiva
Pagella Politica
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Nella serata di mercoledì 8 novembre Fratelli d’Italia ha scritto sui social network che è partita «ufficialmente» la commissione d’inchiesta parlamentare sulla pandemia di Covid-19. «Faremo piena luce», si legge in una grafica pubblicata dal partito, rilanciata da vari esponenti di Fratelli d’Italia, dove sono raffigurati l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte e l’ex ministro della Salute Roberto Speranza. 
Le cose però non stanno come dice il partito della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. L’8 novembre, infatti, l’aula del Senato ha approvato il disegno di legge per la creazione della commissione d’inchiesta bicamerale, ossia composta da deputati e senatori, sulla gestione della pandemia di Covid-19, iniziata nel 2020. Il disegno di legge era già stato approvato a luglio dalla Camera, ma il voto favorevole del Senato non è definitivo: il testo è stato infatti modificato e quindi dovrà tornare alla Camera per ricevere l’approvazione finale. In Italia un testo, per diventare legge, deve essere infatti approvato con gli stessi contenuti sia dal Senato sia dalla Camera. 

Già a febbraio 2023, quando la Commissione Affari sociali della Camera aveva iniziato l’esame delle proposte di legge per la creazione della commissione, alcuni esponenti di Fratelli d’Italia avevano scritto che era «partita» la commissione. Cosa non vera all’epoca e ancora non vera oggi.

La Commissione Affari sociali del Senato ha modificato il testo approvato dalla Camera e trasmesso al Senato. Tra le altre cose, ora il disegno di legge dice che la commissione d’inchiesta ha il compito di «esaminare i rapporti intercorsi» tra lo Stato italiano non solo con l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), ma anche con l’Unione europea. È stata soppressa la parte che dava il compito alla commissione di «verificare e valutare la legittimità della dichiarazione dello stato di emergenza e delle relative proroghe nonché dell’utilizzo dello strumento della decretazione d’urgenza». Ed è stato aggiunto l’obiettivo per la commissione di svolgere indagini sull’«efficacia del piano vaccinale» anche «con riguardo alla tempestiva vaccinazione delle categorie dei soggetti più fragili». Tra i compiti della commissione non sono previste indagini specifiche sulle misure adottate dalle autorità regionali.

Una volta che la Camera approverà definitivamente il disegno di legge, senza ulteriori modifiche, con tutta probabilità passerà un po’ di tempo prima che la commissione inizi a indagare sulla pandemia. Secondo le verifiche di Pagella Politica, le commissioni d’inchiesta del Parlamento ci mettono in media più di tre mesi per iniziare a lavorare a tutti gli effetti. I ritardi nell’inizio dei lavori sono dovuti perlopiù a una questione di equilibri politici: per esempio una delle prime cose da decidere sarà l’elezione dell’ufficio di presidenza, che deve dirigere i lavori della commissione. Questo è un ruolo molto ambito dai partiti.

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