Nel pomeriggio del 10 maggio la Giunta per il regolamento del Senato, l’organo che si occupa delle norme interne a Palazzo Madama, si è riunita per decidere il futuro della Commissione esteri del Senato, da settimane al centro del dibattito politico perché guidata dal presidente Vito Petrocelli (Movimento 5 stelle), che in più occasioni ha manifestazioni posizioni filorusse.
I membri della Giunta per il regolamento, guidati dalla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, hanno stabilito che la commissione vada sciolta, per risolvere uno stallo che dura ormai da tempo. In base al regolamento del Senato, infatti, un presidente di una commissione parlamentare non può essere rimosso né con il voto dei membri di quella commissione né con l’espulsione dal partito, nel caso di Petrocelli annunciata il 24 aprile dal presidente del M5s Giuseppe Conte.
Negli scorsi giorni 20 membri su 22 della Commissione Esteri del Senato – tranne Petrocelli ed Emanuele Dessì, ex M5s, oggi nel Partito comunista – si sono dimessi dal loro ruolo in commissione, per spingere la presidente Casellati a intervenire e a «garantire il regolare svolgimento dei lavori parlamentari», come recita un comunicato stampa del Senato del 10 maggio. Ora i partiti hanno tempo fino alle ore 13 di venerdì 13 maggio per indicare i nomi dei nuovi membri della commissione, che, ricordiamo, rappresenta in scala ridotta le proporzioni dei seggi nel Senato ed esamina le proposte di legge prima che vengano votate dall’aula.
I membri della Giunta per il regolamento, guidati dalla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, hanno stabilito che la commissione vada sciolta, per risolvere uno stallo che dura ormai da tempo. In base al regolamento del Senato, infatti, un presidente di una commissione parlamentare non può essere rimosso né con il voto dei membri di quella commissione né con l’espulsione dal partito, nel caso di Petrocelli annunciata il 24 aprile dal presidente del M5s Giuseppe Conte.
Negli scorsi giorni 20 membri su 22 della Commissione Esteri del Senato – tranne Petrocelli ed Emanuele Dessì, ex M5s, oggi nel Partito comunista – si sono dimessi dal loro ruolo in commissione, per spingere la presidente Casellati a intervenire e a «garantire il regolare svolgimento dei lavori parlamentari», come recita un comunicato stampa del Senato del 10 maggio. Ora i partiti hanno tempo fino alle ore 13 di venerdì 13 maggio per indicare i nomi dei nuovi membri della commissione, che, ricordiamo, rappresenta in scala ridotta le proporzioni dei seggi nel Senato ed esamina le proposte di legge prima che vengano votate dall’aula.