Il 24 aprile il senatore del Movimento 5 stelle Vito Petrocelli, presidente della Commissione Esteri del Senato, ha augurato su Twitter una «buona festa della LiberaZione», suscitando subito diverse critiche. La “Z” maiuscola è stata infatti interpretata da molti come un chiaro riferimento al simbolo usato in sostegno dell’invasione russa dell’Ucraina. Da settimane lo stesso Petrocelli è al centro di polemiche, tra le altre cose, per non aver votato a fine marzo la fiducia a sostegno del governo, durante la votazione del decreto “Ucraina”, e per le sue posizioni esplicitamente filorusse.
Il presidente del M5s Giuseppe Conte ha subito commentato il tweet di Petrocelli, scrivendo che il senatore «è fuori» dal partito. «Stiamo completando la procedura di espulsione. Il suo ultimo tweet è semplicemente vergognoso», ha dichiarato Conte su Twitter. «Il 25 aprile è una ricorrenza seria. Certe provocazioni sono inqualificabili».
Ma come mai, nonostante da settimane Petrocelli sia criticato da quasi tutti i partiti in Parlamento, ricopre ancora la carica di presidente della Commissione Esteri? Abbiamo fatto un po’ di chiarezza.
Il presidente del M5s Giuseppe Conte ha subito commentato il tweet di Petrocelli, scrivendo che il senatore «è fuori» dal partito. «Stiamo completando la procedura di espulsione. Il suo ultimo tweet è semplicemente vergognoso», ha dichiarato Conte su Twitter. «Il 25 aprile è una ricorrenza seria. Certe provocazioni sono inqualificabili».
Ma come mai, nonostante da settimane Petrocelli sia criticato da quasi tutti i partiti in Parlamento, ricopre ancora la carica di presidente della Commissione Esteri? Abbiamo fatto un po’ di chiarezza.