Negli ultimi giorni, in varie interviste televisive, il leader della Lega Matteo Salvini sta difendendo la promessa del neoeletto presidente degli Stati Uniti Donald Trump di introdurre nuovi dazi sulle merci provenienti dall’Unione europea. Secondo Salvini, quando in passato Trump ha introdotto dazi, le esportazioni italiane verso gli Stati Uniti sono cresciute lo stesso. «Trump ha già fatto il presidente degli Stati Uniti: aveva messo i dazi e l’export italiano è cresciuto», ha ripetuto (min. -6:30) due volte il leader della Lega il 13 novembre ospite a Otto e mezzo su La7. Salvini aveva già detto la stessa cosa il 6 novembre, ospite a Cinque minuti su Rai1: «Trump giurò a inizio 2017, 2018, 2019, poi il 2020 arrivò il Covid: crebbe costantemente l’export verso gli Stati Uniti».
In entrambe le interviste, a sostegno della sua tesi Salvini ha mostrato un articolo pubblicato il 18 ottobre 2019 dall’agenzia stampa AGI, intitolato: “L’export italiano negli Usa è aumentato sotto la presidenza Trump”. Quell’articolo lo avevamo scritto noi di Pagella Politica, che all’epoca avevamo una collaborazione con AGI. Se si legge tutto l’articolo, però, si scopre che è fuorviante citarlo per sostenere con certezza che i dazi di Trump non hanno avuto un impatto negativo sulle esportazioni italiane, o per sostenere che nuovi dazi non avranno un impatto in futuro.
In entrambe le interviste, a sostegno della sua tesi Salvini ha mostrato un articolo pubblicato il 18 ottobre 2019 dall’agenzia stampa AGI, intitolato: “L’export italiano negli Usa è aumentato sotto la presidenza Trump”. Quell’articolo lo avevamo scritto noi di Pagella Politica, che all’epoca avevamo una collaborazione con AGI. Se si legge tutto l’articolo, però, si scopre che è fuorviante citarlo per sostenere con certezza che i dazi di Trump non hanno avuto un impatto negativo sulle esportazioni italiane, o per sostenere che nuovi dazi non avranno un impatto in futuro.