Da alcuni giorni il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini sta usando una statistica poco affidabile per difendere la stretta sugli autovelox contenuta nella riforma del Codice della strada. La riforma, presentata da Salvini in Parlamento lo scorso settembre, è stata approvata dalla Camera il 27 marzo e ora dovrà essere esaminata dal Senato.
Nella riforma «c’è anche un occhio per motociclisti e automobilisti che qualche sindaco vede come un pollo da spennare, quindi lo stop all’autovelox selvaggio “fai da te” perché non è possibile che in Italia ci sia il 10 per cento degli autovelox di tutto il mondo», ha dichiarato Salvini il 27 marzo, ospite a Cinque minuti su Rai 1. Anche nei giorni precedenti il leader della Lega aveva fatto la stessa dichiarazione sui social network, in un caso citando come fonte del dato l’agenzia stampa Ansa. In concreto, la riforma del Codice della strada contiene alcune misure per rendere meno severi i controlli con gli strumenti automatici di rilevamento della velocità.
Nella riforma «c’è anche un occhio per motociclisti e automobilisti che qualche sindaco vede come un pollo da spennare, quindi lo stop all’autovelox selvaggio “fai da te” perché non è possibile che in Italia ci sia il 10 per cento degli autovelox di tutto il mondo», ha dichiarato Salvini il 27 marzo, ospite a Cinque minuti su Rai 1. Anche nei giorni precedenti il leader della Lega aveva fatto la stessa dichiarazione sui social network, in un caso citando come fonte del dato l’agenzia stampa Ansa. In concreto, la riforma del Codice della strada contiene alcune misure per rendere meno severi i controlli con gli strumenti automatici di rilevamento della velocità.