Silvia Salis è stata eletta sindaca di Genova. La candidata, supportata dal Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra, e da liste civiche con esponenti di Italia Viva, Azione e Più Europa, ha sconfitto il candidato di centrodestra Pietro Piciocchi, appoggiato dai partiti che sostengono il governo Meloni: Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati. Dopo quasi otto anni, è così terminata l’amministrazione di centrodestra della città di Genova.
Alle ore 19 di lunedì 26 maggio, Salis è al 51,7 per cento dei voti e Piciocchi al 44,1 per cento. Nonostante lo scrutinio sia ancora in corso, il divario tra i due candidati è incolmabile. Gli altri cinque candidati sindaco hanno raccolto complessivamente poco più del 4 per cento dei consensi.
La vittoria di Salis è sembrata subito la più probabile pochi minuti dopo le ore 15, alla chiusura dei seggi: gli exit poll, realizzati dal consorzio Opinio per la RAI, davano i suoi consensi in una forbice tra il 53 e il 57 per cento, con i consensi di Piciocchi tra il 38 e il 42 per cento. Anche diversi sondaggi, nelle settimane prima del voto, davano in vantaggio il centrosinistra.
L’affluenza al voto è stata del 52 per cento, in crescita rispetto alle precedenti elezioni comunali del 2022, quando era stata del 44,2 per cento (ma si votò solo di domenica).
Ex atleta olimpica di lancio del martello, Salis ha 39 anni e dal 2021 è vicepresidente vicaria del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), l’organismo di governo del settore sportivo in Italia. La candidatura di Salis è stata ufficializzata a febbraio, dopo settimane di trattative tra i partiti della coalizione di centrosinistra.
Avvocato esperto di diritto amministrativo, Piciocchi ha 48 anni ed è assessore al Bilancio e vicesindaco del Comune di Genova dal 2017, e attualmente ricopre l’incarico di sindaco dopo le dimissioni anticipate di Marco Bucci, l’ex sindaco di Genova, eletto nel 2024 presidente della Regione Liguria. Piciocchi è stato per anni uno dei collaboratori più stretti e fidati di Bucci, e la sua candidatura a sindaco per il centrodestra è stata ufficializzata nei primi giorni di gennaio.
Il candidato del centrodestra proponeva la continuità con l’attuale amministrazione della città, che ha puntato soprattutto sullo sviluppo delle infrastrutture e sul turismo. Per esempio, due dei progetti più dibattuti durante la campagna elettorale sono stati lo Skymetro, una metropolitana sopraelevata pensata per collegare il centro ai quartieri collinari della Val Bisagno, e la funivia che dovrà collegare il porto, dove arrivano i crocieristi, con alcuni forti sulle colline della città. Salis e la coalizione che l’ha sostenuta sono contrarie a queste due opere, mentre sono favorevoli ad altre, avviate negli scorsi anni, come la nuova diga foranea, finanziata dal fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). In generale, il programma elettorale di Salis ha posto una maggiore enfasi sulla riduzione delle diseguaglianze sociali e territoriali, mentre quello di Piciocchi più sulle grandi opere.
Alle ore 19 di lunedì 26 maggio, Salis è al 51,7 per cento dei voti e Piciocchi al 44,1 per cento. Nonostante lo scrutinio sia ancora in corso, il divario tra i due candidati è incolmabile. Gli altri cinque candidati sindaco hanno raccolto complessivamente poco più del 4 per cento dei consensi.
La vittoria di Salis è sembrata subito la più probabile pochi minuti dopo le ore 15, alla chiusura dei seggi: gli exit poll, realizzati dal consorzio Opinio per la RAI, davano i suoi consensi in una forbice tra il 53 e il 57 per cento, con i consensi di Piciocchi tra il 38 e il 42 per cento. Anche diversi sondaggi, nelle settimane prima del voto, davano in vantaggio il centrosinistra.
L’affluenza al voto è stata del 52 per cento, in crescita rispetto alle precedenti elezioni comunali del 2022, quando era stata del 44,2 per cento (ma si votò solo di domenica).
Ex atleta olimpica di lancio del martello, Salis ha 39 anni e dal 2021 è vicepresidente vicaria del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), l’organismo di governo del settore sportivo in Italia. La candidatura di Salis è stata ufficializzata a febbraio, dopo settimane di trattative tra i partiti della coalizione di centrosinistra.
Avvocato esperto di diritto amministrativo, Piciocchi ha 48 anni ed è assessore al Bilancio e vicesindaco del Comune di Genova dal 2017, e attualmente ricopre l’incarico di sindaco dopo le dimissioni anticipate di Marco Bucci, l’ex sindaco di Genova, eletto nel 2024 presidente della Regione Liguria. Piciocchi è stato per anni uno dei collaboratori più stretti e fidati di Bucci, e la sua candidatura a sindaco per il centrodestra è stata ufficializzata nei primi giorni di gennaio.
Il candidato del centrodestra proponeva la continuità con l’attuale amministrazione della città, che ha puntato soprattutto sullo sviluppo delle infrastrutture e sul turismo. Per esempio, due dei progetti più dibattuti durante la campagna elettorale sono stati lo Skymetro, una metropolitana sopraelevata pensata per collegare il centro ai quartieri collinari della Val Bisagno, e la funivia che dovrà collegare il porto, dove arrivano i crocieristi, con alcuni forti sulle colline della città. Salis e la coalizione che l’ha sostenuta sono contrarie a queste due opere, mentre sono favorevoli ad altre, avviate negli scorsi anni, come la nuova diga foranea, finanziata dal fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). In generale, il programma elettorale di Salis ha posto una maggiore enfasi sulla riduzione delle diseguaglianze sociali e territoriali, mentre quello di Piciocchi più sulle grandi opere.