Domenica 23 e lunedì 24 giugno in 14 città capoluogo di provincia si sono tenuti i ballottaggi per eleggere il nuovo sindaco. A scrutinio ormai ultimato, il Partito Democratico e gli altri partiti di centrosinistra hanno vinto in quattro città, tra cui i capoluoghi di regione Firenze e Bari. Il Partito Democratico insieme al Movimento 5 Stelle ha vinto in tre città, mentre la coalizione di centrodestra ne ha vinte cinque. In due casi ha vinto invece un candidato civico.
Al primo turno delle elezioni comunali, tenutosi l’8 e il 9 giugno insieme alle elezioni europee, il centrosinistra e il Movimento 5 Stelle avevano vinto in altri otto capoluoghi, il PD con le altre liste di centrosinistra in altri due, mentre il centrodestra in cinque.
Nei ballottaggi il PD, insieme ad altre liste di centrosinistra e sinistra, ha vinto a Firenze, Bari, Potenza, Cremona.
A Firenze l’assessora uscente al Welfare Sara Funaro ha ottenuto il 60,6 per cento dei voti superando Eike Schmidt, l’ex direttore della Galleria degli Uffizi e candidato del centrodestra. A Bari Vito Leccese ha vinto con il 70,3 per cento dei voti, prendendo più del doppio dei voti dell’avversario di centrodestra Fabio Saverio Romito. A Potenza Vincenzo Telesca ha preso il 64,9 per cento dei voti, ribaltando il risultato del primo turno dove il più votato era stato Francesco Fanelli, sostenuto da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. A Cremona ha vinto Andrea Virgilio, con il 50,4 per cento dei voti, che ha superato per meno di 200 voti il candidato di centrodestra Alessandro Portesani.
Il PD e il Movimento 5 Stelle hanno vinto alleati al ballottaggio in tre città: a Perugia, dove Vittoria Ferdinandi ha preso il 52,2 per cento dei voti, battendo la candidata del centrodestra Margherita Scoccia; a Campobasso, dove Marialuisa Forte ha superato Aldo De Benedittis con il 51 per cento. Nonostante la vittoria, Forte non avrà la maggioranza dei membri del consiglio comunale. Al primo turno le liste che hanno sostenuto il candidato del centrodestra hanno ottenuto oltre il 50 per cento dei voti, sebbene i voti personali a De Benedittis siano stati meno a causa del voto disgiunto. In questa situazione, definita nel linguaggio politico “anatra zoppa”, il premio di maggioranza per il candidato vincitore non scatta. A Forte andranno quindi dieci seggi, mentre alle liste di De Benedittis 17. Il PD e il Movimento 5 Stelle hanno vinto poi a Vibo Valentia con Vincenzo Romeo (53 per cento), che ha battuto Roberto Cosentino, sostenuto da Fratelli d’Italia e Forza Italia.
La coalizione di centrodestra ha vinto in cinque città: a Rovigo, dove Valeria Cittadin, sostenuta anche da Azione, ha preso il 58,2 per cento dei voti, sconfiggendo il sindaco uscente Edoardo Gaffeo del Movimento 5 Stelle; a Urbino, con il 52 per cento dei voti raccolto da Maurizio Gambini, che ha superato il candidato Federico Scaramucci, sostenuto dal centrosinistra e dal Movimento 5 Stelle; a Vercelli, con la vittoria di Roberto Scheda (54,2 per cento dei voti) su Gabriele Bagnasco del centrosinistra; a Lecce, dove Adriana Poli Bortone ha vinto con appena un punto di vantaggio su Carlo Salvemini del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle; e a Caltanissetta, dove Walter Tesauro ha vinto con il 54 per cento e ha superato Anna Maria Petitto del centrosinistra.
Ad Avellino e Verbania hanno vinto il ballottaggio due candidati civici, non sostenuti da nessun partito a livello nazionale. Nella città campana Laura Nargi ha battuto con il 51,8 per cento il candidato del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle Antonio Gengaro. Con la stessa percentuale, nella città piemontese è stato eletto sindaco Giandomenico Albertella, davanti al candidato del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle Riccardo Brezza.
Al primo turno delle elezioni comunali, tenutosi l’8 e il 9 giugno insieme alle elezioni europee, il centrosinistra e il Movimento 5 Stelle avevano vinto in altri otto capoluoghi, il PD con le altre liste di centrosinistra in altri due, mentre il centrodestra in cinque.
Nei ballottaggi il PD, insieme ad altre liste di centrosinistra e sinistra, ha vinto a Firenze, Bari, Potenza, Cremona.
A Firenze l’assessora uscente al Welfare Sara Funaro ha ottenuto il 60,6 per cento dei voti superando Eike Schmidt, l’ex direttore della Galleria degli Uffizi e candidato del centrodestra. A Bari Vito Leccese ha vinto con il 70,3 per cento dei voti, prendendo più del doppio dei voti dell’avversario di centrodestra Fabio Saverio Romito. A Potenza Vincenzo Telesca ha preso il 64,9 per cento dei voti, ribaltando il risultato del primo turno dove il più votato era stato Francesco Fanelli, sostenuto da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. A Cremona ha vinto Andrea Virgilio, con il 50,4 per cento dei voti, che ha superato per meno di 200 voti il candidato di centrodestra Alessandro Portesani.
Il PD e il Movimento 5 Stelle hanno vinto alleati al ballottaggio in tre città: a Perugia, dove Vittoria Ferdinandi ha preso il 52,2 per cento dei voti, battendo la candidata del centrodestra Margherita Scoccia; a Campobasso, dove Marialuisa Forte ha superato Aldo De Benedittis con il 51 per cento. Nonostante la vittoria, Forte non avrà la maggioranza dei membri del consiglio comunale. Al primo turno le liste che hanno sostenuto il candidato del centrodestra hanno ottenuto oltre il 50 per cento dei voti, sebbene i voti personali a De Benedittis siano stati meno a causa del voto disgiunto. In questa situazione, definita nel linguaggio politico “anatra zoppa”, il premio di maggioranza per il candidato vincitore non scatta. A Forte andranno quindi dieci seggi, mentre alle liste di De Benedittis 17. Il PD e il Movimento 5 Stelle hanno vinto poi a Vibo Valentia con Vincenzo Romeo (53 per cento), che ha battuto Roberto Cosentino, sostenuto da Fratelli d’Italia e Forza Italia.
La coalizione di centrodestra ha vinto in cinque città: a Rovigo, dove Valeria Cittadin, sostenuta anche da Azione, ha preso il 58,2 per cento dei voti, sconfiggendo il sindaco uscente Edoardo Gaffeo del Movimento 5 Stelle; a Urbino, con il 52 per cento dei voti raccolto da Maurizio Gambini, che ha superato il candidato Federico Scaramucci, sostenuto dal centrosinistra e dal Movimento 5 Stelle; a Vercelli, con la vittoria di Roberto Scheda (54,2 per cento dei voti) su Gabriele Bagnasco del centrosinistra; a Lecce, dove Adriana Poli Bortone ha vinto con appena un punto di vantaggio su Carlo Salvemini del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle; e a Caltanissetta, dove Walter Tesauro ha vinto con il 54 per cento e ha superato Anna Maria Petitto del centrosinistra.
Ad Avellino e Verbania hanno vinto il ballottaggio due candidati civici, non sostenuti da nessun partito a livello nazionale. Nella città campana Laura Nargi ha battuto con il 51,8 per cento il candidato del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle Antonio Gengaro. Con la stessa percentuale, nella città piemontese è stato eletto sindaco Giandomenico Albertella, davanti al candidato del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle Riccardo Brezza.