Con la rielezione di Sergio Mattarella al Quirinale, diversi leader di partito sono tornati a chiedere una riforma della Costituzione per introdurre l’elezione diretta del presidente della Repubblica. Il 31 gennaio, in un’intervista con il Corriere della Sera, il leader di Italia viva Matteo Renzi ha per esempio dichiarato che l’elezione diretta del capo dello Stato è «una necessità rafforzata dallo show triste di questi giorni». Anche la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha affermato che se ci fosse stata l’elezione diretta, «ci sarebbero voluti cinque minuti per avere un presidente della Repubblica». Il 31 gennaio, su Il Giornale, il leader della Lega Matteo Salvini ha inoltre scritto che «siamo per l’introduzione del presidenzialismo, che in un’ottica democratica garantisce incisività al potere e trasparenza e responsabilità ai decisori».
La voglia di presidenzialismo nel nostro Paese non è però una novità, anzi. Da anni si parla di iniziative in questa direzione e ancora di recente sono state avanzate proposte in Parlamento per trasformare la nostra repubblica. Ma per il momento non si sta muovendo nulla di concreto. Insomma, siamo ancora soltanto agli annunci.
La voglia di presidenzialismo nel nostro Paese non è però una novità, anzi. Da anni si parla di iniziative in questa direzione e ancora di recente sono state avanzate proposte in Parlamento per trasformare la nostra repubblica. Ma per il momento non si sta muovendo nulla di concreto. Insomma, siamo ancora soltanto agli annunci.