Quali Paesi hanno il coprifuoco in Europa

Ansa
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Negli ultimi giorni il tema del coprifuoco è diventato il principale terreno di scontro nella politica italiana. Alla raccolta firme lanciata dalla Lega per chiedere l’abolizione di questa misura (con tanto di hashtag #nocoprifuoco) ha fatto seguito una mozione parlamentare di Fratelli d’Italia – partito che già da giorni cavalcava la stessa battaglia – con lo stesso obiettivo.

Il segretario del Pd Enrico Letta ha messo il dito sulla piaga chiedendo il 26 aprile che cosa farà a questo punto il partito di Salvini, dato che è al governo a sostegno di Mario Draghi. La Lega ha però lasciato intendere il giorno stesso che non voterà la mozione del partito di Meloni.

Il 27 aprile è arrivata anche da Italia viva, per bocca di Matteo Renzi, la richiesta di eliminare o almeno modificare l’orario del coprifuoco, così come da alcuni esponenti di Forza Italia.

In base alla lettera dell’ultimo decreto (decreto-legge 22 aprile 2021 n. 52, art. 1 co.1), il coprifuoco dovrebbe durare fino al 31 luglio ma dal governo sono trapelate rassicurazioni sul fatto che, se la situazione epidemiologica lo consentirà, la data verrà anticipata.

Chi ha paura del coprifuoco?

Ma questa misura, così divisiva in Italia, è un’anomalia del nostro Paese? La risposta è no. Andando a vedere i dati abbiamo verificato che al 27 aprile, su 27 Paesi dell’Unione europea, circa la metà – quattordici, per la precisione – prevedono il coprifuoco.
Immagine 1. La mappa del coprifuoco nell’Ue: in verde i Paesi dove è presente la misura, in rosso dove non lo è. Fonte: https://reopen.europa.eu/; siti governativi dei 27 Paesi
Immagine 1. La mappa del coprifuoco nell’Ue: in verde i Paesi dove è presente la misura, in rosso dove non lo è. Fonte: https://reopen.europa.eu/; siti governativi dei 27 Paesi
I Paesi che non prevedono coprifuoco sono Portogallo, Irlanda, Croazia, Bulgaria, Repubblica Ceca, Polonia, Danimarca, Svezia, Finlandia, Malta e le tre repubbliche baltiche. Alcuni di questi tra l’altro, come ad esempio il Portogallo o l’Irlanda, hanno avuto la misura del coprifuoco in vigore nel recente passato e l’hanno eliminata quando la situazione epidemiologica è sensibilmente migliorata.
Tutti i grandi Paesi Ue (Germania, Francia, Italia e Spagna) invece hanno questa misura in vigore. Di conseguenza quasi l’80 per cento della popolazione dell’Ue, cioè i quattro quinti, vive in Paesi che hanno il coprifuoco.

Ovviamente sono presenti differenze tra Paese e Paese, in primo luogo sull’orario. Ad esempio in Francia il coprifuoco scatta alle 19 e resta in vigore fino alle 5 del mattino, mentre in Ungheria è in vigore dalle 23 alle 5 del mattino.

In Germania, la situazione può poi variare localmente a seconda dell’incidenza dei casi. Se viene superata una certa soglia scatta automaticamente il coprifuoco dalle 10 di sera alle 5 del mattino, insieme ad altre misure restrittive.

In conclusione

Il coprifuoco, che tanto sta facendo discutere in Italia, è una misura adottata dalla maggioranza dei Paesi dell’Ue e da tutti gli Stati principali (Germania, Francia, Italia e Spagna).

Con il miglioramento della situazione epidemiologica, grazie alla campagna vaccinale, è prevedibile che venga progressivamente eliminato ma al momento in Italia come altrove resta in vigore per il prossimo futuro. Formalmente fino al 31 luglio ma dal governo sono giunte rassicurazioni sull’intenzione di anticipare la data il più possibile, compatibilmente con l’evolversi della situazione epidemiologica.

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