Liberazione e… coprifuoco? Come i leader politici hanno parlato del 25 aprile

Ansa
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Il 25 aprile 1945 fu il giorno in cui iniziò la ritirata da parte dei soldati della Germania nazista e di quelli fascisti della repubblica di Salò da Torino e Milano, dopo che era stata proclamata l’insurrezione per riprendere il controllo delle città. Già dal 1946 la data del 25 aprile è stata celebrata in Italia come festa della Liberazione dal regime fascista e dall’occupazione nazista.

Analizzando come i leader dei principali partiti politici hanno festeggiato su Facebook la Liberazione in questo 2021, emerge che i leader di destra Giorgia Meloni (Fdi) e Matteo Salvini (Lega) hanno parlato del 25 aprile o per contestare il coprifuoco o per polemizzare sui comportamenti di alcuni manifestanti. I leader degli altri partiti – abbiamo analizzato Forza Italia, Italia Viva, Azione, Pd, M5s, Articolo 1 e Sinistra italiana – hanno invece dedicato alla ricorrenza almeno un post che non fosse collegato da altri argomenti.

Giorgia Meloni

Nel corso del 25 aprile sulla pagina Facebook di Giorgia Meloni sono stati pubblicati dieci contenuti, nove se non contiamo quello pubblicato poco dopo la mezzanotte del giorno prima. Di questi nove, cinque sono collegati alla Liberazione. Vediamoli più da vicino.

La mattina, alle 9.22, Meloni ha scritto su Facebook che «la libertà, mentre la celebriamo, non è più scontata». Il testo che segue, più che celebrare la Liberazione dal nazifascismo, è un attacco al governo che «pensa di potersi arrogare il diritto di decidere se e quando gli italiani possano uscire di casa», con la rinnovata richiesta di «abolire il coprifuoco».

Alle 13 di nuovo sono state accostate, commentando le parole di Mario Draghi («libertà e diritti non sono barattabili con nulla»), la Liberazione dal nazifascismo con la richiesta di abolire il coprifuoco. Alle 13.59 Meloni ha poi rilanciato alcune parole del discorso di Mattarella («la storia insegna che quando i popoli barattano la propria libertà in cambio di promesse d’ordine e di tutela, gli avvenimenti prendono sempre una piega tragica e distruttiva»), commentando: «Ancora attualissime».

I due post che menzionano il 25 aprile pubblicati nel resto della giornata, uno poco dopo le 15 e l’altro in serata, sono entrambi critiche e polemiche per assembramenti di manifestanti a Bologna per la celebrazione del 25 aprile («amici della sinistra» a cui «tutto viene permesso», mentre i ristoratori e commercianti subiscono un diverso trattamento).

La Liberazione insomma viene celebrata solo in combinazione con la (legittima) propaganda politica contro il coprifuoco. Le altre occasioni in cui il 25 aprile viene menzionato è quando vengono criticate le manifestazioni che hanno violato le regole sanitarie.

Matteo Salvini

Sulla pagina Facebook di Matteo Salvini il 25 aprile sono stati pubblicati nove contenuti (circa lo stesso numero di Meloni). Il primo, pubblicato poco dopo la mezzanotte, è un video in cui viene promossa la raccolta firme per abolire il coprifuoco. Come già fatto dalla leader di Fdi, anche Salvini ha accostato (dal min.21:30) la Liberazione dal nazifascismo alla liberazione dal coprifuoco.

Dei restanti otto contenuti, la metà contengono un qualche riferimento alla Liberazione. La mattina del 25, alle 10:11, Salvini ha scritto: «Buongiorno Amici e buon 25 aprile. Firmate su legaonline.it/nocoprifuoco Avete già fatto?». Alle 11.45 viene pubblicato un messaggio simile:
Poco prima dell’una viene nuovamente citata la Liberazione da Salvini, ma stavolta in relazione agli impegni scolastici di sua figlia. Un breve video in cui il segretario leghista chiede alla bambina di recitare il futuro anteriore è accompagnato dalle parole «Liberi anche dai… compiti!!!».

L’ultimo contenuto associato al 25 aprile – in mezzo a molteplici appelli a firmare per abolire il coprifuoco – viene pubblicato verso le sei di sera ed è una critica (di nuovo, non dissimile da quelle di Meloni) alla manifestazione per il 25 aprile a Bologna e le relative violazioni delle regole sanitarie, e la disparità di trattamento coi ristoratori.

La Liberazione non viene insomma mai celebrata da Salvini senza che venga unita alla battaglia contro il coprifuoco, alle critiche ai manifestanti di sinistra e… ai compiti di sua figlia.

Silvio Berlusconi / Antonio Tajani

Sulla pagine Facebook di Silvio Berlusconi non è stato pubblicato alcun contenuto dagli auguri di buona Pasqua del 4 aprile scorso. Ma le condizioni di salute del leader di Forza Italia probabilmente giustificano questo silenzio.

Vediamo allora Antonio Tajani, vicepresidente e coordinatore unico nazionale di Forza Italia, che ha scritto un unico post sulla sua pagina Facebook il 25 aprile, ed è dedicato alla ricorrenza: «Festa della Liberazione: sia una giornata di unione in difesa della libertà riconquistata. L’Italia innanzitutto, anche in questo difficile momento d’impegno comune contro un nemico invisibile quale è il Covid».

Matteo Renzi

Matteo Renzi, leader di Italia viva, ha scritto sulla sua pagina Facebook un unico post il 25 aprile, ed è dedicato alla Liberazione: «Oggi è festa di libertà. Memoria di chi ha combattuto per salvarci, impegno per il futuro. Rileggere oggi le lettere dei condannati a morte della resistenza commuove e spalanca l’anima. Buon #25aprile».

Carlo Calenda

Il leader di Azione Carlo Calenda il 25 aprile ha scritto su Facebook tre post, il primo dei quali dedicato alla Liberazione che recita «#25aprile2021 combattere per la democrazia vuol dire soprattutto combattere contro l’ignoranza». Gli altri due post riguardano invece questioni locali a Roma e nel Lazio.

Enrico Letta

Sulla pagina Facebook di Enrico Letta il 25 aprile sono stati pubblicati cinque contenuti, due dei quali dedicati alla Liberazione.

Il primo, pubblicato la mattina, è il seguente:
Nel secondo, diffuso poco prima delle sette di sera, il segretario del Pd ha condiviso un post che celebra, con le parole di Beniamino Andreatta (economista e politico della Democrazia cristiana), la Liberazione e ribadisce l’impegno a non trascurare la memoria di quei «tanti italiani, civili e militari» che «ebbero la forza di non arrendersi» facendo così tornare la democrazia.

Giuseppe Conte

Il leader in pectore del M5s ed ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte il 25 aprile ha scritto un unico post su Facebook, dedicato alla Liberazione, con la nota citazione di Piero Calamandrei: «Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero – perché lì è nata la nostra Costituzione».

La citazione è accompagnata dalle parole: «Viva la Liberazione, viva la nostra Italia».

Roberto Speranza

Il segretario di Articolo 1 e ministro della Salute Roberto Speranza il 25 aprile ha scritto due post su Facebook, il primo in cui si annunciano le restrizioni a chi arriva in Italia di rientro dall’India, il secondo dedicato alla Liberazione:
Giacomo Matteotti, lo ricordiamo, fu un deputato socialista assassinato nel 1924 da una squadraccia fascista.

Nicola Fratoianni

Il leader di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni ha scritto due post sulla sua pagina Facebook, entrambi dedicati al 25 aprile. Il primo recita semplicemente «Sempre! Buon 25 aprile!».

Il secondo è invece dedicato a un episodio recente, del 2015, quando «l’allora 90enne partigiano Enrico Angelini (scomparso nel 2018)» cancellò la svastica che era stata disegnata su Cascina Radicosa «prima rifugio e poi sede del comando della IV^ Brigata Garibaldi». Le brigate Garibaldi erano le formazioni partigiane organizzate dal Partito comunista italiano.

Fratoianni, che accompagna al post alcune foto che lo mostrano sul luogo, conclude scrivendo che «la memoria non si cancella».

In conclusione

La festa della Liberazione nel 2021 è stata festeggiata dai vari leader politici in modi molto differenti.

Fratoianni ha voluto ricordare un episodio recente che sottolinea il valore della memoria, Speranza ha ricordato il socialista Matteotti, Conte ha citato Calamandrei, Letta ha fatto lo stesso con Andreatta, Calenda ha associato la lotta per la democrazia alla lotta contro l’ignoranza, Renzi ha parlato delle lettere dei partigiani condannati a morte, Tajani ha parlato di una festa di unione e libertà. Parecchio diverso l’approccio dei leader di Lega e Fratelli d’Italia: Matteo Salvini ha infatti associato la Liberazione alla battaglia contro al coprifuoco, così come Meloni.

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