Il 15 giugno l’Istituto nazionale di statistica (Istat) ha pubblicato le stime definitive sulla povertà in Italia nel 2021. Nonostante la ripresa economica che ha seguito il primo anno di pandemia, la situazione non è migliorata e i dati hanno sostanzialmente confermato i massimi storici toccati nel 2020.
L’anno scorso, in Italia erano presenti più di 1,9 milioni di famiglie in povertà assoluta, quindi con una spesa mensile pari o inferiore al valore dell’insieme dei beni o servizi considerati essenziali per mantenere uno standard di vita accettabile. Queste corrispondevano al 7,5 per cento sul totale delle famiglie italiane, contro il 7,7 per cento del 2020. Si tratta dei valori più alti da quando sono iniziate le rilevazioni nel 2005. La percentuale di individui in povertà assoluta, invece, è rimasto stabile al 9,4 per cento (circa 5,6 milioni di persone).
L’anno scorso, in Italia erano presenti più di 1,9 milioni di famiglie in povertà assoluta, quindi con una spesa mensile pari o inferiore al valore dell’insieme dei beni o servizi considerati essenziali per mantenere uno standard di vita accettabile. Queste corrispondevano al 7,5 per cento sul totale delle famiglie italiane, contro il 7,7 per cento del 2020. Si tratta dei valori più alti da quando sono iniziate le rilevazioni nel 2005. La percentuale di individui in povertà assoluta, invece, è rimasto stabile al 9,4 per cento (circa 5,6 milioni di persone).