In queste settimane, durante la discussione sulla nuova legge di Bilancio, è tornato d’attualità il tema della patrimoniale. La scorsa settimana, la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein si è detta favorevole a una tassazione a livello europeo sui miliardari, mentre il segretario della CGIL Maurizio Landini ha chiesto un «contributo di solidarietà» all’«1 per cento più ricco della popolazione».
Non è una novità: nel dibattito pubblico la patrimoniale riaffiora periodicamente, anche quando al governo siedono partiti più inclini ad applicarla ma che, alla fine, non la introducono. Le ragioni sono molte, per cui indossiamo i nostri occhiali da economisti e proviamo a vederle.
Non è una novità: nel dibattito pubblico la patrimoniale riaffiora periodicamente, anche quando al governo siedono partiti più inclini ad applicarla ma che, alla fine, non la introducono. Le ragioni sono molte, per cui indossiamo i nostri occhiali da economisti e proviamo a vederle.