In questa legislatura, 144 deputati e 72 senatori hanno già cambiato gruppo parlamentare alla Camera e al Senato, secondo i dati più aggiornati di Openparlamento, un progetto che monitora i dati ufficiali di Montecitorio e Palazzo Madama. Detta altrimenti, da marzo 2018 ad oggi quasi un parlamentare su quattro ha cambiato schieramento in aula, rispetto a quello in cui era stato eletto quattro anni fa.
Per limitare questo fenomeno (noto anche con il nome di “trasformismo parlamentare”), da alcuni mesi Camera e Senato sono al lavoro per modificare i propri regolamenti interni. L’obiettivo più ampio resta quello di rendere le norme delle due camere più coerenti con le conseguenze del taglio dei parlamentari, che scatterà dalla prossima legislatura.
Le modifiche più dibattute sono finora il frutto di un compromesso tra le forze all’interno del Parlamento. E le proposte per ridurre il trasformismo parlamentare vertono di fatto su due punti: agire sulle cariche che i parlamentari ricoprono alla Camera e al Senato e agire sui contributi finanziari di cui dispongono i vari gruppi parlamentari, per le spese inerenti ai lavori in aula. In ogni caso, proposte di modifica alla mano, l’obiettivo non è quello di vietare i cambi di gruppo, ma di disincentivarli.
Per limitare questo fenomeno (noto anche con il nome di “trasformismo parlamentare”), da alcuni mesi Camera e Senato sono al lavoro per modificare i propri regolamenti interni. L’obiettivo più ampio resta quello di rendere le norme delle due camere più coerenti con le conseguenze del taglio dei parlamentari, che scatterà dalla prossima legislatura.
Le modifiche più dibattute sono finora il frutto di un compromesso tra le forze all’interno del Parlamento. E le proposte per ridurre il trasformismo parlamentare vertono di fatto su due punti: agire sulle cariche che i parlamentari ricoprono alla Camera e al Senato e agire sui contributi finanziari di cui dispongono i vari gruppi parlamentari, per le spese inerenti ai lavori in aula. In ogni caso, proposte di modifica alla mano, l’obiettivo non è quello di vietare i cambi di gruppo, ma di disincentivarli.