Martedì 13 giugno il segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni ha rilanciato su Twitter un articolo di Repubblica, scrivendo che sia la Camera sia il Senato resteranno fermi «addirittura per una settimana» per la morte di Silvio Berlusconi, avvenuta il giorno prima. «Per quanti giorni avrebbe dovuto fermarsi il Paese dopo le uccisioni di Falcone Borsellino e delle loro scorte? O dopo il rogo della ThyssenKrupp in cui morirono bruciati vivi sette lavoratori? O di fronte alla quotidiana conta dei morti sul lavoro?», ha commentato Fratoianni con tono critico.
In realtà non è vero che i lavori in entrambe le aule del Parlamento si fermeranno per sette giorni.
Fonti della Camera dei deputati hanno infatti spiegato a Pagella Politica che le attività alla Camera riprenderanno giovedì 15 giugno, il giorno dopo i funerali di Stato di Berlusconi, che si terranno nel Duomo di Milano. Giovedì alle ore 15 è in programma in aula la discussione di quattro mozioni parlamentari sull’adeguatezza dei trattamenti previdenziali e sull’importo delle pensioni minime. Le mozioni sono atti con cui i parlamentari impegnano il governo a intervenire su questioni specifiche e secondo una linea precisa. Questi atti, una volta approvati, non sono vincolanti: per intenderci, le mozioni non hanno lo stesso valore di una legge.
Venerdì alle ore 9:30 è prevista una serie di interpellanze urgenti. Queste ultime fanno parte dei cosiddetti “atti di sindacato ispettivo”, con cui i parlamentari chiedono al governo di spiegare i motivi di determinate decisioni.
I lavori al Senato sono stati sospesi per martedì 13 e mercoledì 14 giugno. Giovedì riprenderanno i lavori nelle commissioni parlamentari, dove i testi sono esaminati prima di arrivare in aula. L’aula del Senato tornerà invece a riunirsi lunedì 19 giugno alle ore 16:30 per la discussione sulla conversione in legge del decreto “Pubblica amministrazione”, su cui il governo ha posto la questione di fiducia. Il giorno dopo sono in calendario il decreto “Lavoro”, quello approvato dal Consiglio dei ministri il 1° maggio, e la commemorazione di Berlusconi, che in questa legislatura è stato eletto senatore, mentre giovedì 22 giugno è in programma la discussione di alcune mozioni sul Piano nazionale di ripresa e resilienza.
In realtà non è vero che i lavori in entrambe le aule del Parlamento si fermeranno per sette giorni.
Fonti della Camera dei deputati hanno infatti spiegato a Pagella Politica che le attività alla Camera riprenderanno giovedì 15 giugno, il giorno dopo i funerali di Stato di Berlusconi, che si terranno nel Duomo di Milano. Giovedì alle ore 15 è in programma in aula la discussione di quattro mozioni parlamentari sull’adeguatezza dei trattamenti previdenziali e sull’importo delle pensioni minime. Le mozioni sono atti con cui i parlamentari impegnano il governo a intervenire su questioni specifiche e secondo una linea precisa. Questi atti, una volta approvati, non sono vincolanti: per intenderci, le mozioni non hanno lo stesso valore di una legge.
Venerdì alle ore 9:30 è prevista una serie di interpellanze urgenti. Queste ultime fanno parte dei cosiddetti “atti di sindacato ispettivo”, con cui i parlamentari chiedono al governo di spiegare i motivi di determinate decisioni.
I lavori al Senato sono stati sospesi per martedì 13 e mercoledì 14 giugno. Giovedì riprenderanno i lavori nelle commissioni parlamentari, dove i testi sono esaminati prima di arrivare in aula. L’aula del Senato tornerà invece a riunirsi lunedì 19 giugno alle ore 16:30 per la discussione sulla conversione in legge del decreto “Pubblica amministrazione”, su cui il governo ha posto la questione di fiducia. Il giorno dopo sono in calendario il decreto “Lavoro”, quello approvato dal Consiglio dei ministri il 1° maggio, e la commemorazione di Berlusconi, che in questa legislatura è stato eletto senatore, mentre giovedì 22 giugno è in programma la discussione di alcune mozioni sul Piano nazionale di ripresa e resilienza.