Dopo tre anni Meloni ha risposto alle domande sulla legge di Bilancio

È la prima volta che lo fa dal 2022, quando erano già nate le prime polemiche sul suo atteggiamento verso i giornalisti
ANSA/MASSIMO PERCOSSI
ANSA/MASSIMO PERCOSSI
Venerdì 17 ottobre il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge di Bilancio per il 2026, che ora dovrà essere esaminato dal Parlamento. Al termine della riunione, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è presentata davanti ai giornalisti per riassumere in conferenza stampa il contenuto del provvedimento. Insieme a lei c’erano i vicepresidenti del Consiglio Antonio Tajani e Matteo Salvini, e il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, che successivamente si è fermato a rispondere ad alcune domande dei cronisti. Dopo il suo discorso, anche Meloni ha risposto alle domande di due giornalisti. E questa è una notizia, che segna una discontinuità rispetto al passato.
A ottobre dello scorso anno, infatti, la presidente del Consiglio non aveva partecipato alla conferenza stampa di presentazione della legge di Bilancio, un’assenza che secondo le nostre verifiche non si verificava da molti anni. In quell’occasione Giorgetti aveva assicurato che Meloni avrebbe tenuto un incontro con la stampa in un secondo momento, ma la conferenza era stata prima rinviata e poi cancellata. La presidente del Consiglio era tornata a rispondere alle domande dei giornalisti soltanto a gennaio 2025, durante la conferenza stampa di fine anno, diventata “di inizio anno”.

Due anni fa, nell’ottobre 2023, Meloni aveva partecipato alla conferenza stampa sull’approvazione del disegno di legge di Bilancio per il 2024, illustrandone il contenuto con un intervento di una ventina di minuti. Ma al termine del suo discorso aveva evitato di rispondere alle domande dei giornalisti, spiegando di dover partecipare a un incontro con il re Abdullah II di Giordania. «Scusatemi se non posso rimanere: le cose si sono incastrate un po’ così», aveva detto Meloni, lasciando la parola a Giorgetti e ai vicepresidenti Tajani e Salvini.

Anche la conferenza stampa per la presentazione della prima legge di Bilancio del governo, quella per il 2023, aveva suscitato polemiche. Tenutasi nel novembre 2022, la presentazione era durata circa un’ora e mezza e si era conclusa dopo una decina di domande. Meloni aveva annunciato la chiusura dell’incontro per recarsi all’Assemblea nazionale di Confartigianato, decisione che aveva provocato malumori tra i giornalisti, soprattutto per la sproporzione tra la lunga presentazione iniziale e il poco tempo lasciato alle domande.

Negli anni il rapporto di Meloni con la stampa è apparso sempre più selettivo. È noto che la presidente del Consiglio mostri una certa insofferenza verso le domande dei giornalisti, e i numeri confermano questa tendenza. Secondo i nostri calcoli, nel corso del 2025 Meloni ha risposto a un numero di domande inferiore rispetto al 2024. L’ultima conferenza stampa dell’anno, prima di quella di ottobre, risaliva infatti all’inizio del 2025, durante l’incontro organizzato dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti e dall’Associazione stampa parlamentare.

L’ultima conferenza stampa in cui Meloni ha presentato un provvedimento del governo è stata quella organizzata a novembre 2023, quasi due anni fa, dopo l’approvazione del Consiglio dei ministri della riforma costituzionale del premierato, ora all’esame del Parlamento. 

La conferenza di presentazione della legge di Bilancio per il 2026 rappresenta dunque una parziale inversione di rotta, anche se limitata, visto che alla fine Meloni ha risposto solo alle domande di due giornalisti, lasciando poi il compito a Giorgetti.

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