«Durante questa conferenza lavoreremo per adottare nuovi target finanziari sul clima», ha detto Meloni, sottolineando che «l’intento dell’Italia sia quello di continuare a fare la sua parte». Nel suo intervento la presidente del Consiglio si è concentrata sull’energia nucleare, che, secondo la leader di Fratelli d’Italia, vede «l’Italia in prima linea nelle ricerche riguardanti il nucleare a fusione». Questa tecnologia è ancora in fase sperimentale ma è più avanzata rispetto a quella “a fissione”, presente nelle centrali nucleari attualmente in uso.
Secondo Meloni, il processo di decarbonizzazione, ossia la riduzione della produzione di anidride carbonica in ambito energetico, dovrà tenere in considerazione «la sostenibilità dei nostri sistemi produttivi e sociali», mettendo «l’uomo al centro». La presidente del Consiglio ha chiesto quindi ai suoi colleghi di avere una «prospettiva globale realista» sul futuro della Terra. Alla luce di queste previsioni, l’obiettivo dei Paesi che partecipano alla COP29 dovrebbe essere quello di diversificare le proprie fonti energetiche e «usare tutte le tecnologie disponibili», quindi non solo le fonti rinnovabili ma anche «gas, biofuel, idrogeno e in futuro la fusione nucleare, che potrebbe produrre energia pulita, sicura e illimitata».
«Sappiamo che potremmo non beneficiare personalmente dei risultati degli sforzi che stiamo compiendo», ha dichiarato Meloni in chiusura del suo intervento. «Ma non è questa la cosa importante: sono una madre e come madre niente mi dà più soddisfazione di quando lavoro per politiche che consentiranno a mia figlia e alla sua generazione di vivere in un posto migliore».