No, il 27 per cento degli incidenti stradali non è causato dalle droghe

Lo ha detto Giubilei, ex consigliere del ministro Sangiuliano, confrontandosi in tv con il segretario di Più Europa Magi. Ma questo dato è esagerato
Pagella Politica
In questi giorni alcuni lettori ci hanno chiesto di verificare uno scambio avvenuto il 2 luglio a Omnibus su La7 tra il segretario di Più Europa Riccardo Magi e Francesco Giubilei, editore e presidente della Fondazione Tatarella, ex consigliere del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. Difendendo la riforma del codice della strada presentata dal governo Meloni, Giubilei ha dichiarato (min. -30:37) che secondo l’Istat «il 27 per cento degli incidenti vengono provocati da persone che sono sotto uso di sostanze stupefacenti», un dato definito da Magi «assolutamente falso». Poche ore dopo lo scambio Giubilei ha replicato di nuovo a Magi, scrivendo su Twitter che «i conducenti giovani che causano incidenti stradali sotto l’effetto di stupefacenti sul totale è al 27 per cento per la guida sotto effetto di droghe».
Vediamo che cosa non torna nella percentuale indicata in tv e su Twitter da Giubilei.

Che cosa dice l’Istat

I dati Istat più aggiornati sulle cause degli incidenti stradali sono relativi al 2021. Con “incidente stradale” l’istituto nazionale di statistica fa riferimento a un evento che coinvolge almeno un veicolo e almeno una persona con lesioni. In un rapporto pubblicato l’anno scorso Istat individua fino a tre cause accertate o presunte per ogni incidente avvenuto nel 2021, considerando solo i conducenti dei primi due veicoli coinvolti ed escludendo quelli di altri eventuali mezzi. Quasi il 40 per cento delle cause riguarda la guida distratta, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata. 

Tra le cause degli incidenti non compare però la guida sotto effetto di sostanze stupefacenti o con abuso di alcol. L’Istat spiega che i dati a disposizione non sempre sono esaustivi: per esempio un conducente può rifiutarsi di sottoporsi agli accertamenti sullo stato psico-fisico, rischiando comunque una multa. In ogni caso l’istituto nazionale di statistica cita i dati delle sanzioni fatte dai carabinieri e dalla polizia in caso di incidente stradale, un sottoinsieme del totale degli incidenti. Nel 2021 il 9,7 per cento degli incidenti rilevati da carabinieri e polizia stradale era correlato al consumo di alcol, il 3,2 per cento al consumo di droga. Queste percentuali mostrano già come il dato indicato in tv da Giubilei sia esagerato.

Istat fornisce poi i dati sulle contravvenzioni fatte da polizia stradale, polizia locale e carabinieri nei comuni capoluogo, anche in assenza di incidente. Nel 2021 le sanzioni per guida in stato di ebbrezza alcolica sono state poco più dello 0,4 per cento sul totale, quelle per guida sotto l’influenza di sostanze stupefacenti meno dello 0,1 per cento. 

L’audizione di Blangiardo

Con tutta probabilità il «27 per cento» di cui parla Giubilei proviene da un’audizione del 27 maggio 2021 in Parlamento del presidente dell’Istat Giancarlo Blangiardo. In quell’occasione Blangiardo aveva dichiarato: 

«La proporzione dei conducenti giovani, in età 15-24 anni, che causano incidenti stradali in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti sul totale, è pari circa al 20 per cento per la guida sotto effetto di alcol e al 27 per cento per la guida sotto effetto di droghe. Il restante 80 per cento dei conducenti coinvolti in incidenti sotto l’effetto di alcol e 73 per cento di stupefacenti riguarda prevalentemente i conducenti over 24 anni, essendo quelli fino a 14 anni molto poco numerosi e alla guida solamente di biciclette o ciclomotori».

Con questa dichiarazione Blangiardo non intendeva dire, come invece sembra aver capito Giubilei, che il 27 per cento degli incidenti è causato da giovani sotto effetto di sostanze stupefacenti. Il virgolettato dice un’altra cosa: che sul totale degli incidenti correlati all’uso di droga (come abbiamo visto prima, una piccola parte sul totale) il 27 per cento vede coinvolti giovani nella fascia di età tra i 15 e i 24 anni e nel restante dei casi persone con un’età oltre i 24 anni. 

L’audizione fornisce altri dati utili per avere un quadro più chiaro del fenomeno. Secondo l’Istat nel 2019, ogni 100 incidenti stradali che hanno coinvolto almeno un conducente tra i 15 e i 24 anni, in 1,3 casi è stata rilevata una guida in stato di ebbrezza, dato in aumento rispetto al 2001. Il dato era invece pari a 0,63 ogni 100 incidenti per quanto riguarda la guida sotto effetto di sostanze stupefacenti, anche questo in crescita rispetto al passato. 
Grafico 1. Percentuali di incidenti stradali per guida sotto effetto di sostanze stupefacenti sul totale degli incidenti con soli due veicoli coinvolti per anno. Conducenti di 15-24 anni. Anni 2001-2019 – Fonte: Istat
Grafico 1. Percentuali di incidenti stradali per guida sotto effetto di sostanze stupefacenti sul totale degli incidenti con soli due veicoli coinvolti per anno. Conducenti di 15-24 anni. Anni 2001-2019 – Fonte: Istat

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