Al referendum del 20 e 21 settembre sulla legge costituzionale che riduce il numero dei parlamentari eletti direttamente dai cittadini (sono esclusi quindi i senatori a vita) da 945 a 600, secondo i dati del Ministero dell’Interno i “Sì” hanno vinto con ampio margine.
Il Parlamento italiano non cambierà subito. Come abbiamo scritto nel nostro Speciale referendum, la riduzione dei posti di Camera (400 deputati) e Senato (200 senatori), avrà effetto a partire dalla prossima legislatura. In teoria quindi non prima del 2023, ma la data potrebbe essere più ravvicinata in caso di elezioni anticipate.
Ma come cambia ora il rapporto tra abitanti ed eletti? E quanto diventa “snello” il nostro Parlamento, rispetto altri grandi Paesi europei, Germania, Francia, Regno Unito e Spagna? Vediamo i numeri.
Il Parlamento italiano non cambierà subito. Come abbiamo scritto nel nostro Speciale referendum, la riduzione dei posti di Camera (400 deputati) e Senato (200 senatori), avrà effetto a partire dalla prossima legislatura. In teoria quindi non prima del 2023, ma la data potrebbe essere più ravvicinata in caso di elezioni anticipate.
Ma come cambia ora il rapporto tra abitanti ed eletti? E quanto diventa “snello” il nostro Parlamento, rispetto altri grandi Paesi europei, Germania, Francia, Regno Unito e Spagna? Vediamo i numeri.