Il 28 ottobre la proposta di legge di iniziativa popolare che vuole riportare la produzione di energia nucleare in Italia ha superato la soglia delle 50 mila firme necessarie per essere presentata in Parlamento. I promotori di questa proposta, tra cui il leader di Azione Carlo Calenda, hanno festeggiato il traguardo raggiunto, che però è solo un primo passo verso quello che si prospetta essere un complicato percorso parlamentare, visti i numeri del passato.
Negli ultimi trent’anni, infatti, quasi tutte le proposte di iniziativa popolare presentate in Parlamento non hanno avuto successo. Secondo i calcoli di Pagella Politica, nelle ultime sette legislature – considerando anche quella attualmente in corso – solo cinque proposte di legge di iniziativa popolare sulle 196 presentate in Parlamento sono state approvate definitivamente: meno del 3 per cento sul totale. Se non si considerano le proposte approvate dopo essere state abbinate ad altre proposte di legge, e quindi ampiamente modificate rispetto ai testi iniziali, la percentuale scende sotto l’1 per cento.
Negli ultimi trent’anni, infatti, quasi tutte le proposte di iniziativa popolare presentate in Parlamento non hanno avuto successo. Secondo i calcoli di Pagella Politica, nelle ultime sette legislature – considerando anche quella attualmente in corso – solo cinque proposte di legge di iniziativa popolare sulle 196 presentate in Parlamento sono state approvate definitivamente: meno del 3 per cento sul totale. Se non si considerano le proposte approvate dopo essere state abbinate ad altre proposte di legge, e quindi ampiamente modificate rispetto ai testi iniziali, la percentuale scende sotto l’1 per cento.