Il 21 giugno, durante l’annuncio della sua uscita dal Movimento 5 stelle, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha dichiarato (min. 15:35) che lui e altri esponenti del suo ormai ex partito lasciavano «quella che da domani non sarà più la prima forza politica in Parlamento». È davvero così?
Al momento, non ci sono numeri ufficiali su quanti deputati e quanti senatori lasceranno il Movimento 5 stelle per formare due nuovi gruppi parlamentari alla Camera e al Senato. Secondo l’agenzia stampa Ansa, sarebbero pronti a seguire Di Maio 60 deputati e 11 senatori, mentre altri quotidiani parlano di cifre leggermente più basse, con una cinquantina di deputati e oltre dieci senatori.
Se questi ordini di grandezza saranno confermati con la formazione ufficiale dei nuovi gruppi parlamentari, è vero che il Movimento 5 stelle non sarà più la «prima forza politica» in Parlamento, come sottolineato da Di Maio. I parlamentari più numerosi diventerebbero infatti quelli della Lega, guidati dal segretario Matteo Salvini.
Al 21 giugno, prima della scissione, il Movimento 5 stelle poteva contare su 72 senatori e 155 deputati, per un totale di 227 parlamentari, 102 in meno rispetto a quelli eletti nel 2018, a inizio legislatura, e poi espulsi o fuoriusciti in diverse occasioni. Se dovessero seguire Di Maio tra i 50 e i 60 parlamentari, il Movimento 5 stelle potrà contare al minimo su 167 parlamentari o al massimo su 177. Oggi i gruppi parlamentari della Lega sono formati da 132 deputati e 61 senatori: nel complesso, si tratta di 193 parlamentari, un numero più alto di quelli su cui potrebbe contare il Movimento 5 stelle senza Di Maio.
Al terzo posto c’è il Partito democratico, con 136 parlamentari, seguito a poca distanza dai gruppi parlamentari di Forza Italia, con 134. Fratelli d’Italia è la quinta forza politica del Parlamento, con 58 membri.
Dall’inizio della legislatura, il gruppo parlamentare che è cresciuto di più sia alla Camera (+32 membri) che al Senato (+29) è il gruppo Misto, che, come suggerisce il nome, raccoglie politici di diverso orientamento politico. Ora, in totale, conta 108 membri.
Al momento, non ci sono numeri ufficiali su quanti deputati e quanti senatori lasceranno il Movimento 5 stelle per formare due nuovi gruppi parlamentari alla Camera e al Senato. Secondo l’agenzia stampa Ansa, sarebbero pronti a seguire Di Maio 60 deputati e 11 senatori, mentre altri quotidiani parlano di cifre leggermente più basse, con una cinquantina di deputati e oltre dieci senatori.
Se questi ordini di grandezza saranno confermati con la formazione ufficiale dei nuovi gruppi parlamentari, è vero che il Movimento 5 stelle non sarà più la «prima forza politica» in Parlamento, come sottolineato da Di Maio. I parlamentari più numerosi diventerebbero infatti quelli della Lega, guidati dal segretario Matteo Salvini.
Al 21 giugno, prima della scissione, il Movimento 5 stelle poteva contare su 72 senatori e 155 deputati, per un totale di 227 parlamentari, 102 in meno rispetto a quelli eletti nel 2018, a inizio legislatura, e poi espulsi o fuoriusciti in diverse occasioni. Se dovessero seguire Di Maio tra i 50 e i 60 parlamentari, il Movimento 5 stelle potrà contare al minimo su 167 parlamentari o al massimo su 177. Oggi i gruppi parlamentari della Lega sono formati da 132 deputati e 61 senatori: nel complesso, si tratta di 193 parlamentari, un numero più alto di quelli su cui potrebbe contare il Movimento 5 stelle senza Di Maio.
Al terzo posto c’è il Partito democratico, con 136 parlamentari, seguito a poca distanza dai gruppi parlamentari di Forza Italia, con 134. Fratelli d’Italia è la quinta forza politica del Parlamento, con 58 membri.
Dall’inizio della legislatura, il gruppo parlamentare che è cresciuto di più sia alla Camera (+32 membri) che al Senato (+29) è il gruppo Misto, che, come suggerisce il nome, raccoglie politici di diverso orientamento politico. Ora, in totale, conta 108 membri.