Il 27 settembre, ospiti a Quarta Repubblica su Rete 4, la sindaca uscente di Roma Virginia Raggi (Movimento 5 stelle) e il candidato sindaco di Azione Carlo Calenda sono stati protagonisti di un confronto dai toni piuttosto accesi.

Alla fine del confronto Raggi ha attaccato (min. 24:05) Calenda, dicendo che come europarlamentare «prende 19 mila euro al mese», nonostante le tante assenze al Parlamento europeo. Calenda ha subito replicato di avere il «95,2 per cento» di presenze nelle votazioni. In seguito il leader di Azione ha puntualizzato con un post su Facebook che lo stipendio da parlamentare europeo è «pari a circa 7 mila euro, non 19 mila», ribadendo anche la percentuale sulle sue presenze ai voti.

Numeri alla mano, tra Raggi e Calenda chi ha ragione? Abbiamo verificato e la sindaca di Roma esagera, anche se Calenda omette di dire almeno un paio di cose.

Quanto si guadagna al Parlamento europeo

Partiamo dallo stipendio di Calenda come europarlamentare. Dal 2009 la retribuzione mensile di un deputato al Parlamento europeo – come specificato sul sito dell’istituzione – è uguale per tutti e ammonta a quasi 9 mila euro lordi mensili, che diventano 7 mila al netto delle imposte, il dato correttamente citato da Calenda. Gli europarlamentari hanno poi diritto a una pensione al compimento del sessantatreesimo anno di età, pari al 3,5 per cento della retribuzione per ciascun anno completo di esercizio del mandato.

Ai circa 7 mila euro netti di stipendio vanno però aggiunti una serie di rimborsi e indennità. Oltre al rimborso dei biglietti di viaggio, ai deputati spetta una diaria giornaliera di 324 euro a copertura delle spese di alloggio, più una serie di indennità generali a coprire le spese relative all’attività parlamentare (per esempio l’affitto di uffici, i costi per i telefoni e l’organizzazione di conferenze) per un massimo di circa 4.500 mila euro mensili. Infine, agli europarlamentari spetta un’indennità di fine mandato, equivalente a un mese di stipendio per ogni anno di esercizio del mandato.

Ricapitolando: Calenda ha ragione quando afferma che la retribuzione mensile netta di un deputato al Parlamento europeo è di circa 7 mila euro al mese. Ma a questi vanno aggiunti rimborsi e indennizzi, che aumentano la cifra mantenendola comunque sotto i 19 mila euro al mese citati da Raggi.

Quanto è presente Calenda ai voti del Parlamento Ue

La polemica sulle poche presenze di Calenda al Parlamento europeo non è nuova. A ottobre 2020 l’europarlamentare del M5s Dino Giarrusso aveva già accusato il leader di Azione di assenteismo e lo stesso Calenda aveva risposto dicendo di avere «oltre il 90 per cento di presenze ai voti», che oggi sarebbe salita sopra il 95 per cento.

La fonte di questa percentuale – come dimostra anche il post su Facebook di Calenda – è VoteWatch Europe, un’organizzazione non governativa che si occupa di monitorare l’attività del Parlamento europeo e dei suoi componenti. Secondo i dati di VoteWatch, dal 2 luglio 2019 (data di inizio della IX Legislatura) al 28 settembre 2021 i deputati sono stati interrogati su circa 10 mila votazioni. Calenda ha partecipato al 95,2 per cento dei voti, un dato che corrisponde a quello da lui citato in risposta a Raggi. La percentuale, di per sé è molto alta, lo porta però al settantunesimo posto in classifica per presenze nelle votazioni sui 75 eurodeputati italiani e seicentoventiduesimo sui 705 totali.

Va sottolineato che da marzo 2020, a causa della pandemia da Covid-19, agli eurodeputati è stato permesso di partecipare alle votazioni a distanza. Questa procedura straordinaria, che ha facilitato la presenza al voto, è ancora in vigore e solo da poco si è deciso per il ritorno all’attività in presenza.

La scorsa legislatura gli europarlamentari sono stati presenti in media poco oltre l’88 per cento delle sedute: gli italiani, con una partecipazione dell’87 per cento, erano al diciannovesimo posto su 28 Paesi membri.

Una curiosità: in ultima posizione assoluta tra i parlamentari europei c’è Silvio Berlusconi, con il 61 per cento di presenze nelle votazioni, seguito dal greco Ioannis Lagos, membro dell’organizzazione neonazista Alba dorata e attualmente in carcere per associazione a delinquere. Va comunque ricordato che Berlusconi negli ultimi due anni ha passato diversi periodi in ospedale, anche per la Covid-19.

In conclusione

Nel corso di un dibattito televisivo, l’attuale sindaca di Roma Virginia Raggi ha attaccato il suo sfidante Carlo Calenda, accusandolo di assenteismo al Parlamento europeo e di percepire «19 mila euro al mese» come eurodeputato. Abbiamo verificato e le cose non stanno proprio così.

Un deputato al Parlamento europeo percepisce circa 7 mila euro netti al mese, in linea con quanto detto da Calenda. A questa cifra però bisogna sommare una serie di rimborsi e indennità che fanno salire il totale degli emolumenti, ma non abbastanza da avvicinarsi ai 19 mila euro dichiarati da Raggi.

Calenda dice il vero anche quando afferma di avere il 95,2 per cento di partecipazione alle votazioni parlamentari, ciononostante è agli ultimi posti per presenze al Parlamento europeo.

Finora la presenza parlamentare media è aumentata di molto rispetto alla scorsa legislatura, anche grazie alla procedura anti-Covid che permette agli eurodeputati di votare a distanza.