Siamo lontani dagli obiettivi sul clima
«L’attuale andamento ci dice che non stiamo riuscendo a mantenere la nostra promessa di contenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi»
Draghi ha ragione. Come
abbiamo spiegato di recente, nel 2015 oltre 190 Paesi hanno firmato l’Accordo di Parigi, che ha posto l’obiettivo di limitare nel lungo periodo l’aumento delle temperature al di sotto dei 2°C, preferibilmente entro gli 1.5°C, rispetto al periodo pre-industriale.
Secondo le stime più aggiornate dell’
Intergovernmental panel on climate change (Ipcc) delle Nazioni unite – che
si occupa di studiare l’emergenza climatica e i suoi effetti – anche nello scenario futuro più ottimistico, ossia azzerando a livello mondiale le emissioni entro il 2050, nel medio periodo (2041-2060) l’aumento rispetto al periodo pre-industriale sarà comunque di oltre 1,5°C.
Il Climate action tracker – un consorzio di ricercatori indipendenti, che monitora gli Stati nel mondo e le loro politiche ambientali in relazione all’Accordo di Parigi –
prevede che se saranno mantenute le attuali politiche sul clima, entro il 2100 l’aumento delle temperature sarà tra i 2,7°C e i 3,1°C (Figura 1).