Il 9 dicembre il governo ha approvato un decreto-legge che ha anticipato a quest’anno alcune spese previste per il 2022. In questo modo, secondo le intenzioni dell’esecutivo, il prossimo anno potranno essere impiegati circa 1,8 miliardi di euro in più, rispetto alle risorse già stanziate, per contrastare l’aumento del costo delle bollette energetiche registrato negli ultimi mesi. Secondo le previsioni più recenti, i rincari continueranno infatti anche all’inizio del 2022. Ricordiamo che l’aumento dei costi è dovuto soprattutto alla crescita del costo delle materie prime e che l’obiettivo del governo è quello di mitigare gli effetti sulle bollette.
Finora, tra risorse già impiegate e quelle stanziate, lo Stato potrebbe arrivare a usare fino a quasi 9 miliardi di euro per limitare i rincari: una cifra superiore al costo annuo del reddito di cittadinanza o al costo previsto per il 2022 per il taglio dell’Irpef e dell’Irap.
Gli interventi estivi
Un primo intervento del governo è arrivato il 30 giugno scorso. In piena estate un decreto-legge aveva stanziato circa 1,2 miliardi di euro per ridurre il caro bollette del trimestre luglio-settembre 2021.
Due mesi più tardi, il 23 settembre, l’esecutivo ha poi approvato un altro decreto-legge, con cui ha messo a disposizione per l’ultimo trimestre del 2021 quasi 2,5 miliardi di euro per l’azzeramento degli oneri generali di sistema sulle bollette dell’energia elettrica e del gas. Gli oneri di sistema sono i costi fissi che servono a coprire attività di interesse generale del sistema elettrico e del gas, come per esempio gli incentivi per l’utilizzo e la produzione di energie rinnovabili.
Il decreto di settembre ha stanziato inoltre 450 milioni di euro per il rafforzamento del “bonus Elettrico” e del “bonus Gas”, gli sconti sulla bolletta di luce e gas per i nuclei familiari meno abbienti e più numerosi. Secondo le previsioni di un dossier del Senato, tra ottobre e dicembre di quest’anno saranno 3,5 milioni le famiglie che beneficeranno di questi due bonus, con una riduzione media delle bollette di luce e gas di circa 130 euro a famiglia.
Ricapitolando: tra fine giugno e settembre le risorse stanziate dal governo contro l’aumento delle bollette sono state superiori ai 4 miliardi di euro.
Che cosa c’è nella manovra finanziaria
Altri fondi contro il rincaro delle bollette di luce e gas sono previsti nel disegno di legge di Bilancio, che ora è all’esame del Senato. Dopo il via libera di Palazzo Madama, il testo andrà alla Camera, che dovrà approvarlo entro la fine dell’anno. Più nello specifico, la manovra prevede lo stanziamento di 2 miliardi di euro «per contenere gli effetti degli aumenti dei prezzi del settore elettrico e del gas naturale nel primo trimestre 2022».
Per ottenere maggiori risorse contro l’aumento delle bollette, il 3 dicembre, nel corso di un Consiglio dei ministri, è stata avanzata la proposta di bloccare per un anno il taglio dell’Irpef per i redditi superiori ai 75 mila euro, previsto nel testo della manovra. Questa forma di “contributo di solidarietà” avrebbe permesso di recuperare circa 250 milioni di euro, ma è stata bocciata da Lega, Forza Italia e Italia viva.
Sempre il 3 dicembre, secondo diverse fonti stampa, il Consiglio dei ministri ha comunque trovato un’intesa per aumentare di 800 milioni di euro il fondo contro l’aumento delle bollette: 500 milioni arriverebbero dai minori costi della revisione dell’Irpef rispetto a quelli previsti per il prossimo anno, mentre i restanti 300 milioni sarebbero risorse non ancora spese dal bilancio dello Stato in corso.
Il nuovo decreto
Come abbiamo già accennato, il nuovo decreto-legge approvato il 9 dicembre ha anticipato al 2021 l’investimento di risorse pari a circa 3,3 miliardi di euro inizialmente previsto per il prossimo anno. Più nello specifico, il decreto ha stanziato oltre 1,4 miliardi di euro in più a Rete ferroviaria italiana (Rfi) per il miglioramento degli impianti ferroviari, quasi 1,9 miliardi per l’acquisto di vaccini e farmaci contro la Covid-19 e circa 50 milioni di euro per l’attività di controllo delle forze armate per il contenimento della pandemia.
Secondo quanto riportato da diverse fonti stampa, in questo modo per il 2022 si è liberato lo spazio a bilancio per stanziare fino a 1,8 miliardi di euro contro il rincaro delle bollette, previsto per i primi tre mesi del prossimo anno.
Nel complesso, le risorse contro i rincari energetici stanziate nel giro di sei mesi salirebbero così quasi 9 miliardi di euro: circa 1,2 miliardi di euro per il terzo trimestre del 2021, poco meno di 3 miliardi per il quarto trimestre del 2021 e oltre 4,5 miliardi per i primi tre mesi del 2022.
Cittadinanza
Con la cittadinanza l’Italia sa anche essere di manica larga