In breve:
• Il 2 novembre il presidente Conte aveva promesso che entro pochi giorni si sarebbero fatti in Italia 350 mila tamponi al giorno: 250 mila molecolari e 100 mila antigenici.
• Al momento si fanno 140 mila tamponi molecolari al giorno (solo due volte a novembre si è toccato il numero di molecolari promesso da Conte), mentre sui dati degli antigenici c’è poca trasparenza.
• Altri grandi Paesi europei stanno facendo più test di noi.
Sono trascorsi oltre due mesi dal 2 novembre, quando – a pochi giorni dal picco dei contagi della seconda ondata – il presidente del Consiglio Giuseppe Conte aveva fatto una promessa precisa alla Camera: arrivare in poco tempo a fare 350 mila test per il coronavirus al giorno, di cui 250 mila tamponi molecolari e 100 mila antigenici (i cosiddetti “test rapidi”).
Oggi possiamo dire che l’impegno è stato disatteso: soltanto in due giorni a novembre sono stati fatti 250 mila tamponi molecolari e, in generale, la media quotidiana dei test eseguiti è stata più bassa rispetto alla soglia indicata da Conte, in particolar modo a fine dicembre.
La mancata promessa ha conseguenze non da poco: un numero troppo basso di tamponi, infatti, mette a rischio la capacità di monitorare l’andamento dell’epidemia e, dunque, di contenerla. Vediamo nel dettaglio che cosa dicono i numeri.
• Al momento si fanno 140 mila tamponi molecolari al giorno (solo due volte a novembre si è toccato il numero di molecolari promesso da Conte), mentre sui dati degli antigenici c’è poca trasparenza.
• Altri grandi Paesi europei stanno facendo più test di noi.
Sono trascorsi oltre due mesi dal 2 novembre, quando – a pochi giorni dal picco dei contagi della seconda ondata – il presidente del Consiglio Giuseppe Conte aveva fatto una promessa precisa alla Camera: arrivare in poco tempo a fare 350 mila test per il coronavirus al giorno, di cui 250 mila tamponi molecolari e 100 mila antigenici (i cosiddetti “test rapidi”).
Oggi possiamo dire che l’impegno è stato disatteso: soltanto in due giorni a novembre sono stati fatti 250 mila tamponi molecolari e, in generale, la media quotidiana dei test eseguiti è stata più bassa rispetto alla soglia indicata da Conte, in particolar modo a fine dicembre.
La mancata promessa ha conseguenze non da poco: un numero troppo basso di tamponi, infatti, mette a rischio la capacità di monitorare l’andamento dell’epidemia e, dunque, di contenerla. Vediamo nel dettaglio che cosa dicono i numeri.