Guida alle elezioni politiche in Germania

Dai partiti ai candidati, passando per il sistema elettorale e i sondaggi più recenti, tutto quello che c’è da sapere sul voto per il rinnovo del Parlamento tedesco
Olaf Scholz e Friedrich Merz a margine di un confronto elettorale televisivo – Fonte: ANSA
Olaf Scholz e Friedrich Merz a margine di un confronto elettorale televisivo – Fonte: ANSA
Domenica 23 febbraio si terranno le elezioni in Germania per rinnovare il Bundestag, il parlamento federale tedesco. Le elezioni politiche in Germania si sono rese necessarie perché a novembre il governo guidato dal cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz è entrato in crisi dopo l’uscita del Partito liberale democratico (FDP) dalla coalizione di governo, di cui fanno parte anche i Verdi. Il 16 dicembre Scholz, che guida la Germania dal 2021, ha rassegnato ufficialmente le sue dimissioni ed è stata fissata la data delle elezioni, le quarte anticipate nella storia della Repubblica federale tedesca. 

Dai partiti ai candidati, dal sistema elettorale ai sondaggi più recenti, vediamo tutto quello che bisogna sapere per arrivare preparati alle elezioni in Germania.

Quali sono i partiti e i candidati

Il sistema politico tedesco è da sempre piuttosto stabile e da decenni i due partiti principali sono l’Unione cristiano democratica (CDU) e il Partito socialdemocratico tedesco (SPD). La SPD è nata nel 1875, è stata sciolta durante il nazismo ed è stata poi rifondata dopo la seconda guerra mondiale. La CDU è nata ufficialmente nel 1945.

La CDU è il principale partito di centrodestra, è guidata da Friedrich Merz e si presenta alle elezioni in tutta la Germania, a eccezione dello Stato della Baviera. Qui si presenta invece l’Unione cristiano sociale (CSU), il partito centrista regionale alleato della CDU e guidato da Markus Söder. I due partiti sono considerati di fatto “gemelli”, e sono indicati o come “CDU/CSU” o come “Union”. La SPD è invece il principale partito di centrosinistra ed è guidato dallo stesso Scholz, che nel 2021 ha vinto le precedenti elezioni politiche.

Da alcuni anni il terzo partito più importante in Germania è Alternative für Deutschland (AfD), un partito di estrema destra euroscettico che promuove politiche contro l’immigrazione, guidato da Alice Weidel. AfD è nato nel 2013 e sin dalla sua fondazione ha ottenuto i suoi migliori risultati nell’ex Germania dell’Est. Finora il partito di estrema destra non ha mai governato, né a livello nazionale né a livello locale. Per le sue posizioni estreme, gli altri partiti tedeschi hanno sempre escluso AfD dai governi regionali, anche dopo elezioni dove ha superato il 30 per cento, come in Turingia e in Sassonia nel 2024. Questa sorta di isolamento è stato però messo in discussione a fine gennaio, quando la CDU ha provato ad approvare nel Bundestag una legge più restrittiva sull’immigrazione con il sostegno proprio dei parlamentari di AfD. Questa legge non è passata, ma comunque a partire da quell’episodio la CDU ha instaurato un dialogo con il partito di estrema destra. 

Tra gli altri partiti ci sono Bündnis 90/Die Grünen, il partito dei Verdi guidato da Robert Habeck e Annalena Baerbock; il già citato Partito Liberal Democratico, guidato da Christian Lindner; e Die Linke, partito di estrema sinistra guidato da Jan van Aken e Heidi Reichinnek. In queste elezioni si presenta anche il Bündnis Sahra Wagenknecht (BSW), partito fondato dalla parlamentare Sahra Wagenknecht. Nel 2023 Wagenknecht ha lasciato Die Linke per alcuni dissidi con il resto del partito sulla pandemia di COVID-19, le posizioni sull’invasione russa dell’Ucraina e l’immigrazione. Il partito di Wagenknecht mette insieme idee considerate di sinistra in ambito economico e idee conservatrici, per esempio sull’immigrazione.

Come funziona la legge elettorale

La Germania ha un sistema elettorale misto tra maggioritario e proporzionale. Gli elettori hanno a disposizione due voti: con il primo eleggono direttamente un proprio rappresentante nei collegi uninominali secondo il sistema maggioritario, mentre con il secondo votano per una lista di candidati in base al metodo proporzionale. Nei collegi uninominali viene eletto il candidato che ha ottenuto più voti (anche uno in più), mentre in quelli proporzionali possono essere eletti più parlamentari a seconda di quanti voti ha ottenuto ciascun partito.

Il Bundestag è composto da 630 parlamentari. Il numero di seggi assegnati a ciascun partito è determinato sulla base della percentuale ottenuta dai partiti con il sistema proporzionale. Vengono assegnati prima i seggi dei collegi uninominali che poi si integrano con quelli proporzionali per arrivare ad una rappresentanza proporzionale. Per poter accedere al Bundestag i partiti devono superare la soglia di sbarramento del 5 per cento o vincere almeno tre seggi uninominali. Per esempio, alle elezioni del 2021 Die Linke ha ottenuto complessivamente il 4,9 per cento ed è entrata in Parlamento grazie ai tre seggi conquistati nell’uninominale che le hanno permesso di eleggere deputati anche nel proporzionale. Nel 2021 di questo sistema ha beneficiato anche la CSU che ha ottenuto il 5,2 per cento. Nonostante il rischio di non arrivare al 5 per cento, la sua rappresentanza parlamentare era comunque assicurata dai 45 seggi vinti nei collegi uninominali della Baviera.

Che cosa dicono i sondaggi

Fare previsioni su come andranno effettivamente le elezioni in Germania è difficile. Secondo i sondaggi più recenti, la CDU/CSU sarebbe prima con il 30 per cento, seguita da AfD con il 21 per cento, mentre la SPD sarebbe al 16 per cento e i Verdi al 13 per cento. Die Linke è al 6 per cento, il BSW al 5 per cento, mentre la FDP al 4 per cento.

Rispetto a quando è entrato in crisi il governo Scholz, c’è stato un leggero calo di circa due punti da parte della CDU/CSU, un aumento di tre punti sia per AfD sia per i Verdi, mentre la SPD è rimasta sostanzialmente stabile. Die Linke ha invece raddoppiato i voti, mentre BSW ha perso circa due punti. Secondo un sondaggio di YouGov, circa un quinto degli elettori non ha ancora deciso per chi votare: il 13 per cento delle persone intervistate ha detto che deciderà negli ultimi giorni prima delle elezioni, mentre il 7 per cento sceglierà il giorno stesso delle elezioni.

Capire che maggioranza di governo potrebbe formarsi non è semplice: il numero di seggi assegnati in Parlamento potrebbe cambiare molto in base al risultato di Die Linke, BSW e FDP, che sono tutti e tre vicini alla soglia di sbarramento del 5 per cento. I sondaggi sono di per sé incerti e non è possibile stimare precisamente chi supererà la soglia di sbarramento e chi no.