Il governo ha ammesso che l’Italia non è il quarto Paese esportatore al mondo

Meloni, Tajani e altri esponenti della maggioranza lo hanno ripetuto per mesi. Ora hanno scritto che non era vero
ANSA/ALESSANDRO DI MEO
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Per mesi vari esponenti del governo Meloni hanno sostenuto che l’Italia fosse diventata il quarto Paese esportatore al mondo. Ora, però, lo stesso governo ha ammesso che non era vero. Nell’introduzione al “Piano d’azione per l’export italiano”, pubblicato all’inizio di aprile, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha scritto infatti che l’Italia è «il sesto esportatore mondiale».
La frase contenuta nel rapporto pubblicato dal Ministero degli Esteri.
La frase contenuta nel rapporto pubblicato dal Ministero degli Esteri.
Come abbiamo spiegato in un articolo del 25 febbraio, questa affermazione è corretta solo se non si includono i Paesi Bassi nella classifica del 2024. In caso contrario, l’Italia è settima. Alcuni osservatori considerano i Paesi Bassi un caso particolare: il porto di Rotterdam è uno snodo importante nel commercio internazionale, e questo può portare a una sovrastima delle esportazioni olandesi.
Nel “Piano d’azione per l’export italiano”, Tajani ha poi scritto correttamente che nel 2024 le esportazioni italiane hanno raggiunto i 623,5 miliardi di euro (circa 672 miliardi di dollari), in lieve calo (-0,4 per cento) rispetto all’anno precedente. Questa flessione è dovuta alla diminuzione delle esportazioni verso i Paesi dell’Unione europea, non compensata dall’aumento di quelle dirette ai Paesi extra-europei.

Eppure nei mesi scorsi lo stesso Tajani, insieme alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, aveva affermato che l’Italia fosse salita al quarto posto nella classifica mondiale dell’export. Il 18 dicembre, durante la Conferenza nazionale dell’export e dell’internazionalizzazione delle imprese, Tajani aveva definito l’Italia la «quarta potenza commerciale mondiale». Ma già allora si sapeva che non era così: le statistiche complete sul 2024, arrivate in seguito, hanno confermato l’errore, ora ammesso dallo stesso governo.

La differenza tra la quarta e la sesta (o settima) posizione può sembrare marginale. Tuttavia, il governo Meloni aveva puntato molto sull’annuncio che l’Italia avesse superato il Giappone, salendo al quarto posto tra i maggiori esportatori mondiali. Quella dichiarazione si basava però su un periodo limitato – i primi sei mesi del 2024 – e non teneva conto dell’andamento del tasso di cambio tra yen (la valuta giapponese) e euro.

In realtà nel 2024 l’Italia non solo non ha superato il Giappone, ma è stata superata dalla Corea del Sud, perdendo così una posizione in classifica.
Come mostra il grafico, basato sui dati dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), l’Italia aveva raggiunto la sesta posizione negli anni Novanta. Dopo la crisi economica del 2008 aveva perso terreno, per poi recuperare. Nel 2023 era momentaneamente tornata sesta, ma nel 2024 è scesa di nuovo al settimo posto.

Nel “Piano d’azione per l’export italiano”, il governo si è posto l’obiettivo di portare le esportazioni italiane a 700 miliardi di euro entro la fine della legislatura, ossia entro il 2027. Il piano è di rafforzare la presenza italiana sia nei mercati tradizionali, come Germania e Stati Uniti, sia in quelli emergenti ad alto potenziale, come India, Messico, Turchia e Arabia Saudita. In questi Paesi sono previste missioni imprenditoriali, accordi di libero scambio, e programmi di promozione per settori strategici come meccanica, moda, agroalimentare e tecnologie green.

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