Da dove nasce l’amicizia tra Vox e Fratelli d’Italia e quanto è solida

Anche quest’anno Giorgia Meloni ha partecipato alla convention del partito conservatore spagnolo: ecco che cos’hanno in comune le due forze politiche
Pagella Politica
Il 9 ottobre la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha partecipato a “Viva 2022”, un evento organizzato dal partito conservatore spagnolo Vox. A causa degli impegni elettorali, Meloni non si è recata personalmente a Madrid, in Spagna, ma si è limitata a inviare un video: «Vox sta facendo un lavoro meraviglioso e appassionato, sotto la guida di un grande leader come il mio amico Santiago Abascal», ha detto la presidente di Fratelli d’Italia, per poi chiedersi retoricamente: «In Italia usano l’alleanza con Vox per definirci impresentabili, come probabilmente in Spagna usano l’alleanza con Fratelli d’Italia per definirvi impresentabili. Ma davvero possono essere impresentabili movimenti politici sostenuti da milioni di cittadini?».

Non è la prima volta che Meloni dimostra vicinanza a Vox: già l’anno scorso aveva partecipato alla stessa convention, tenendo un discorso molto più animato in cui, tra le altre cose, aveva riproposto a gran voce lo slogan: «Sono Giorgia, sono una donna, sono una madre, sono cristiana», traducendolo in spagnolo. Andando ancora più indietro nel tempo, i due partiti si sono avvicinati nel 2019, quando Vox ha ottenuto il primo successo elettorale in Spagna ed è entrato nel gruppo parlamentare europeo dei Conservatori e riformisti europei (Ecr), oggi presieduto proprio da Meloni. 

Cerchiamo di capire meglio quali sono i legami tra i due partiti e quanto sono solidi.

Che cos’è Vox

Vox nasce ufficialmente come partito politico nel dicembre 2013 da un gruppo di critici dell’allora capo del governo spagnolo, Mariano Rajoy, esponente del Partito popolare, di centrodestra. Fin dalla sua fondazione, il presidente di Vox è Santiago Abascal, che in passato è stato deputato nel parlamento regionale basco proprio per il Partito popolare. 

Vox si è subito presentato come un partito di destra, conservatore, alternativo al Partito popolare e, almeno inizialmente, ha basato il proprio messaggio politico sulla difesa dell’unità territoriale della Spagna (in contrapposizione soprattutto alle richieste indipendentiste della Catalogna, la regione di Barcellona), la fine del terrorismo e la lotta alla corruzione. Nel tempo, il partito ha adottato posizioni più estremiste su vari temi. «Il nostro progetto si riassume nella difesa della Spagna, della famiglia e della vita, nella riduzione del ruolo dello Stato, nel garantire l’uguaglianza tra gli spagnoli e l’eliminazione del governo dalla vostra vita privata», si legge oggi sul sito del partito. In generale, Vox adotta un atteggiamento conservatore per quanto riguarda l’immigrazione, le donne e le minoranze, tra cui le persone di religione musulmana e la comunità Lgbtq+.

Dopo alcune tornate elettorali con risultati deludenti, Vox si è imposto nella scena politica spagnola alle elezioni parlamentari del novembre 2019, nelle quali è diventato la terza forza politica del Paese, dopo il Partito socialista e il Partito popolare, ottenendo il 15,2 per cento dei voti ed eleggendo 52 parlamentari. 

I legami con Fratelli d’Italia

In base alle verifiche di Pagella Politica, le relazioni tra Vox e Fratelli d’Italia hanno iniziato a solidificarsi proprio nel 2019. Ad aprile di quell’anno, durante una conferenza stampa alla Camera, Meloni aveva detto che i due partiti condividono «l’idea di un’Europa diversa, il tema del blocco dell’immigrazione incontrollata, il no al processo di islamizzazione in corso, il sostegno alle famiglie, alle imprese e all’economia reale». In quell’occasione Meloni aveva anche annunciato che Vox aveva fatto domanda per entrare nel gruppo dei Conservatori e riformisti europei (Ecr), il gruppo politico del Parlamento europeo di cui fa parte anche Fratelli d’Italia e che Meloni presiede dal 2020. Inizialmente, il gruppo Identità e democrazia (Id), di cui fanno parte invece la Lega di Matteo Salvini e il Rassemblement National di Marine Le Pen, aveva proposto a Vox di unirsi, ma il partito di Abascal ha rifiutato l’offerta, preferendo l’Ecr. 

A novembre 2019, Meloni si era poi congratulata con Abascal per l’ottimo risultato ottenuto alle elezioni politiche nazionali, scrivendo su Twitter: «Sull’unità e sulla sovranità nazionale non si fanno compromessi… in Spagna come in Italia la coerenza paga!». Negli anni successivi, Meloni ha pubblicato diversi messaggi di solidarietà nei confronti di Abascal in occasione di elezioni regionali o altri eventi elettorali, e i due hanno partecipato a vari eventi insieme. Abascal ha per esempio presenziato ad alcune iniziative organizzate da Fratelli d’Italia, come la convention di Atreju a Roma, sempre nel 2019.

Nel 2021, Meloni ha poi partecipato all’evento “Viva”, organizzato da Vox a Madrid, tenendo un discorso dai toni particolarmente accesi, in cui ha ribadito l’importanza di difendere una serie di valori che sarebbero «sotto attacco» da parte di varie forze esterne, come la famiglia, i confini nazionali, la storia, le tradizioni cristiane e le identità sessuali. Queste ultime in particolare sarebbero in pericolo a causa dei «gruppi di pressione Lgbt», che le vorrebbero eliminare «tramite la propaganda gender nelle scuole, nei mezzi di comunicazione e nelle istituzioni».

In seguito, lo scorso giugno – poche settimane prima dell’inizio della campagna elettorale – Meloni ha partecipato a un comizio di Vox per le elezioni regionali in Andalusia. Anche in questo caso ha usato toni molto accesi: «Fin dall’inizio dicevano che Fratelli d’Italia non aveva speranze, ma oggi siamo il primo partito in Italia», ha detto, aggiungendo: «Vox ha lo stesso coraggio, la stessa integrità, e sono certa che presto sarete il primo partito in Spagna». 

Meloni ha partecipato alla convention “Viva” anche quest’anno, il 9 ottobre, ma a causa degli impegni per la formazione del nuovo governo non ha potuto recarsi fisicamente a Madrid e ha quindi inviato un videomessaggio. I toni sono stati molto diversi rispetto a quelli usati in passato: nella registrazione la leader di Fratelli d’Italia, prossima a diventare presidente del Consiglio, è apparsa tranquilla e con un tono di voce pacato, condannando l’annessione da parte della Russia di alcuni territori ucraini e sostenendo la necessità per l’Ue di imporre un tetto al prezzo del gas per alleviare i rincari energetici. 

Curiosità: nella grafica del video, Vox presenta Meloni come la «presidente del Consiglio» dell’Italia, anche se l’incarico di formare il governo non le è ancora stato affidato. 

Ma quanto sono le solide le basi su cui poggiano i rapporti tra i due partiti?

I punti in comune, dall’atlantismo alle ideologie

«I rapporti tra Vox e Fratelli d’Italia sono ottimi, consolidati da anni e solidificati anche a livello europeo grazie all’appartenenza al gruppo dei Conservatori e riformisti», ha detto a Pagella Politica Steven Forti, docente di Storia contemporanea presso l’Universitat Autònoma de Barcelona e ricercatore all’Instituto de Historia Contemporanea dell’Universidade Nova di Lisbona. A livello internazionale, per esempio, Vox e Fratelli d’Italia sono accomunati dal forte supporto all’atlantismo. «Nel caso dell’estrema destra spagnola questo era più facile, perché dopo la fine della dittatura franchista è sempre stata più vincolata al mondo conservatore statunitense», ha spiegato Forti. Durante la campagna elettorale, però, anche Meloni ha difeso fermamente l’appartenenza dell’Italia all’Ue e alla Nato, condannando le azioni della Russia nel conflitto in Ucraina. Secondo Forti, «questo è un elemento di differenza rispetto ad altri leader conservatori, come il primo ministro ungherese Viktor Orbán, Le Pen o Salvini, che possono avere posizioni ambigue». 

Dal punto di vista internazionale, ha aggiunto Forti, i due partiti sono accomunati da una vicinanza al mondo dell’estrema destra anglofona, come i partiti e movimenti britannici «più a destra dei Tories» (il partito conservatore guidato dall’attuale prima ministra Liz Truss), e la galassia repubblicana vicina all’ex presidente statunitense Donald Trump. Sia Meloni che Abascal hanno infatti partecipato più volte alla Conservative political action conference (Cpac), il convegno che ogni anno riunisce i principali leader dell’universo conservatore. 

Al di là delle relazioni internazionali, i rapporti tra Abascal e Meloni si basano anche su una vicinanza nei valori e nelle idee sostenute a livello nazionale. Il 27 settembre, poco dopo la vittoria di Meloni alle elezioni politiche, il segretario di Vox Javier Ortega Smith ha commentato i punti in comune tra i due partiti affermando: «C’è un sentimento in Italia e in Spagna, così come in Ungheria e in Svezia, c’è il sostegno per l’Europa delle nazioni, che unisce i nostri Paesi». Ortega Smith ha anche elogiato la figura di Meloni, affermando che nella campagna elettorale «ha dimostrato il suo valore e confermato che non si lascerà intimidire dalla Commissione europea e dai suoi governi fantoccio». 

In estrema sintesi, «il fronte comune di lotta che Fratelli d’Italia e Vox reputano cruciale è quello che divide conservatorismo e progressismo», ha sottolineato a Pagella Politica Marco Tarchi, docente nella facoltà di Scienze politiche all’Università di Firenze. «Il punto d’incontro tra i due movimenti è una miscela di conservatorismo e nazionalismo».

Anche secondo Steven Forti, «i due partiti condividono la stessa visione del mondo, basata su un’ideologia conservatrice che ha abbracciato sempre di più i valori illiberali e in difesa di una società più autoritaria. Lo vediamo per esempio nell’atteggiamento riguardo ai dritti civili, alla difesa della famiglia tradizionale e nelle proposte sull’aborto». A differenza di altri esponenti conservatori, come Salvini o Le Pen, Meloni e Abascal sono accomunati dalla vicinanza agli stessi riferimenti ideologici, come il filosofo britannico Roger Scruton o il filosofo e politico polacco Ryszard Legutko, legati a un’ondata «ultra conservatrice» diventata popolare negli ultimi anni. «Le basi ideologiche condivise da Meloni e Abascal sono più solide rispetto a quelle di altri leader, come Salvini o Le Pen, che comunque hanno idee simili per quanto riguarda il futuro della società», ha spiegato Forti.

Secondo altri studiosi, invece, i legami tra Vox e Fratelli d’Italia non sono così solidi come può apparire a prima vista e rischiano di non essere destinati a durare nel tempo. «I rapporti che si intrattengono con partiti esteri sono sempre determinati da considerazioni tattiche di breve periodo», ha detto a Pagella Politica Daniele Albertazzi, professore di Scienze politiche all’Università del Surrey, nel Regno Unito. «Fino a oggi a Fratelli d’Italia ha fatto bene a far vedere che aveva rapporti con molti partiti in Europa, che vengono definiti “patrioti”, ma non esagererei la loro portata: si tratta di partiti nazionalisti, quindi non appena entra in gioco qualcosa che li divide l’amicizia si raffredda». 

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