Forza Italia ha tolto un deputato al Movimento 5 Stelle

Andrea Gentile ha preso il posto di Elisa Scutellà, dopo un contestato riconteggio dei voti delle ultime elezioni politiche
ANSA/FABIO FRUSTACI
ANSA/FABIO FRUSTACI
Dopo un lungo riconteggio dei voti, il 13 marzo la Camera ha annullato l’elezione della deputata del Movimento 5 Stelle Anna Laura Orrico, eletta nel 2022 nel collegio uninominale di Cosenza. 

Per via del complicato sistema elettorale italiano, però, non ha perso il posto da deputata Orrico, ma la sua compagna di partito Elisa Scutellà. Al suo posto è stato nominato deputato Andrea Gentile, di Forza Italia.

Un’elezione contestata

In base alla legge elettorale, due terzi circa dei posti in Parlamento sono assegnati con un sistema proporzionale, nei collegi plurinominali, dove i partiti presentano una lista di candidati e ricevono un numero di seggi in Parlamento in proporzione al numero di voti ricevuti. Il rimanente terzo dei seggi è assegnato con un sistema maggioritario, nei collegi uninominali: qui i partiti presentano un singolo candidato e vince chi prende anche un solo voto in più rispetto agli avversari.

Alle elezioni politiche del 2022, Orrico è stata la più votata nel collegio uninominale di Cosenza, mentre Gentile, supportato dalla coalizione di centrodestra, è arrivato secondo, davanti al candidato del Partito Democratico. Il divario tra Orrico e Gentile è stato di soli 42 voti: per questo motivo, l’esponente di Forza Italia – che è stato deputato nella scorsa legislatura – ha sùbito presentato ricorso, chiedendo un riconteggio delle quasi 11 mila schede bianche o nulle. 

A febbraio 2023 la Giunta delle elezioni della Camera ha formato un comitato per controllare le schede elettorali contestate, i cui lavori si sono conclusi a novembre 2024. Nella relazione conclusiva, il comitato ha spiegato che, dopo la verifica delle schede bianche e di quelle nulle, i voti di Gentile risultavano più di quelli di Orrico. La Giunta delle elezioni ha così inviato la propria relazione sul caso di Gentile all’aula della Camera, che il 12 marzo ne ha decretato l’elezione a deputato. 

Il risultato del voto alla Camera era abbastanza scontato: i partiti che supportano il governo hanno a disposizione la maggioranza dei voti alla Camera (240 su 400). Con l’elezione di Gentile, Forza Italia ha aumentato così i suoi deputati da 48 a 49 deputati, raggiungendo il Movimento 5 Stelle.

L’effetto flipper

Scutellà, e non Orrico, ha perso il posto da deputata a causa del cosiddetto “effetto flipper” della legge elettorale. Chi si candida in un collegio uninominale può candidarsi anche in un collegio plurinominale, e questo può avere conseguenze particolari, come avvenuto nel caso di Gentile. 

Orrico, infatti, era la candidata del Movimento 5 Stelle sia nel collegio uninominale di Cosenza sia nel collegio plurinominale della Calabria. Dopo il voto, è risultata eletta in entrambi i collegi, e ha scelto poi come collegio di elezione l’uninominale di Cosenza, lasciando un posto libero tra gli eletti del Movimento 5 Stelle nel plurinominale della Calabria. In questo collegio, però, erano già stati eletti tutti i candidati del partito. Per questo, il suo posto è stato assegnato alla collega Scutellà, arrivata seconda come candidata del Movimento 5 Stelle nel collegio uninominale di Catanzaro, ripescata come migliore tra gli sconfitti.

In virtù di questo sistema, Orrico ha mantenuto il proprio seggio alla Camera perché risulta comunque eletta nel collegio plurinominale della Calabria. Al contrario Scutellà ha perso il suo posto, dato che è stata eletta come sostituta di Orrico nel collegio plurinominale. «Fate schifo, questo sistema fa schifo», ha commentato l’ormai ex deputata Scutellà nel suo ultimo intervento alla Camera.

Le reazioni

«Oggi siamo qui concentrati in questa surreale vicenda, sulla necessità di inventare, costruire artifici e cambi di regole per scippare un posto in questo Parlamento non al Movimento 5 Stelle, ma ai cittadini calabresi che hanno espresso un voto libero secondo i principi democratici della nostra Costituzione, e togliere questo posto, questo seggio alla nostra collega, Elisa Scutellà, per darlo al signor Andrea Gentile, che ha un merito che tutti gli riconosciamo: è di nobile lignaggio politico», ha detto in aula il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, criticando il processo di riconteggio dei voti effettuato dalla giunta per le elezioni della Camera. 

Secondo i partiti che sostengono il governo Meloni, il riconteggio dei voti è stato trasparente e ha fatto emergere la volontà degli elettori calabresi. «Andrea Gentile ha dovuto subire un grave, gravissimo danno ingiusto: due anni e mezzo fuori dalla Camera dei deputati. Un danno, soprattutto, alla democrazia perché è stata disattesa e violata la volontà liberamente espressa dagli elettori», ha detto il deputato di Forza Italia Pietro Pittalis. 

Nella votazione alla Camera, i partiti di opposizione si sono divisi. Il PD, il Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra e Italia Viva hanno votato contro l’annullamento dell’elezione di Orrico, mentre Azione ha votato a favore. «Il nostro voto è di prendere atto del risultato che il Comitato ha avuto in maniera corretta e trasparente perché abbiamo fatto un lavoro meticoloso», ha spiegato il deputato di Azione Giulio Cesare Sottanelli.

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