Che cosa (non) torna nella ricostruzione di Conte sul Mes

Il presidente del Movimento 5 Stelle accusa Meloni di averlo introdotto in Italia, mostrando un disegno di legge come prova in un video. Abbiamo verificato se ha ragione oppure no
Pagella Politica
Nella serata di mercoledì 13 dicembre il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha accusato (min. 0:21) la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, con un video pubblicato sui social network, di essere responsabile della creazione del Meccanismo europeo di stabilità (Mes), della cui riforma si è tornati a parlare in questi giorni. 

«Sapete chi ha introdotto il Mes in Italia, cioè chi ha portato l’Italia nel Mes? Il governo di Berlusconi nell’estate 2011. Di quel governo facevi parte anche tu Giorgia Meloni come ministra della Gioventù», ha dichiarato Conte, mostrando alcuni fogli. «Guardate qui: questo disegno di legge viene approvato ad agosto 2011 e introduce il Mes in Italia».

Che cosa c’è di vero, e che cosa no, in questa ricostruzione dei fatti? Punto per punto, mettiamo un po’ di ordine tra fatti e date.

Di quale disegno di legge parla Conte

Il disegno di legge che ha mostrato Conte è stato approvato in Consiglio dei ministri dal quarto governo Berlusconi, di cui Meloni era ministra, all’inizio di agosto 2011. Quando un Consiglio dei ministri approva un disegno di legge, il suo contenuto non diventa immediatamente legge: il testo deve essere presentato dal governo in Parlamento, che lo esamina e nel caso lo approva, con la possibilità di modificarlo. 

Il disegno di legge in questione, presentato in Parlamento a settembre 2011 dal governo Berlusconi, proponeva di ratificare la modifica dell’articolo 136 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (Tfue).
Immagine 1. Il disegno di legge mostrato nel video da Conte
Immagine 1. Il disegno di legge mostrato nel video da Conte
Questa modifica era stata decisa a marzo 2011 dal Consiglio europeo, che riunisce i capi di Stato e di governo dell’Ue, per consentire in modo generico ai Paesi membri dell’area euro di creare un organismo che prestasse assistenza finanziaria agli Stati in crisi economica. Questo organismo era il Mes, che all’epoca non era ancora stato ufficialmente istituito. 

A luglio 2011, infatti, l’allora ministro dell’Economia Giulio Tremonti aveva firmato un trattato che istituiva il Mes, che però non entrò in vigore e fu usato come base per il trattato definitivo, che venne firmato a febbraio 2012 quando alla guida dell’Italia c’era il governo tecnico di Mario Monti, succeduto a novembre 2011 al governo Berlusconi. Le differenze tra i due trattati, come abbiamo spiegato in passato, non sono sostanziali: in entrambi i casi il Mes può prestare denaro agli Stati in difficoltà, se questi rispettano rigide condizioni. A cambiare sono stati prevalentemente gli importi a disposizione del Mes e alcuni strumenti con cui mobilitarli.

L’approvazione del Mes in Parlamento

Ad aprile 2012 il governo Monti ha presentato in Parlamento il disegno di legge per ratificare il trattato con cui è stato ufficialmente istituito il Mes. In Parlamento era ancora fermo l’iter di approvazione dell’altro disegno di legge, quello citato da Conte, che riguardava la modifica del Tfue e che era stato presentato a settembre 2011.
Immagine 2. Il disegno di legge sulla ratifica del trattato che ha istituito il Mes
Immagine 2. Il disegno di legge sulla ratifica del trattato che ha istituito il Mes
Il 12 luglio 2012 il Senato ha approvato entrambi i disegni di legge, mentre il via libera definitivo ai due testi è stato dato dalla Camera una settimana dopo, il 19 luglio. Salvo poche eccezioni, tra cui l’attuale ministro della Difesa Guido Crosetto, i parlamentari del Popolo della Libertà (nato dall’unione tra Forza Italia e Alleanza Nazionale) votarono a favore della ratifica del trattato del Mes, così come il Partito Democratico. La Lega Nord votò contro, mentre l’allora deputata Meloni era assente. 
Ricapitolando: è vero che il governo Berlusconi, di cui era ministra Meloni, ha avuto un ruolo nella creazione del Mes. Ma il trattato istitutivo è stato firmato dal governo Monti, che ha poi presentato in Parlamento il disegno di legge per la ratifica. 

Il dibattito di questi giorni si concentra invece su un altro disegno di legge, quello per ratificare la riforma del trattato che ha istituito il Mes. Questa riforma è stata approvata a gennaio 2021, quando in carica c’era ancora il secondo governo Conte, poi sostituito dal governo Draghi pochi giorni dopo. In quasi tre anni la riforma non è ancora stata ratificata dall’Italia (unico Paese membro del Mes a non averlo ancora fatto) perché al governo non c’è mai stata unità sul tema.

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